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Cementir, i cittadini insorgono

11 ottobre 2017 | 11:15
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Cementir, i cittadini insorgono

Il tempo per agire ormai è agli sgoccioli, il cementificio di Cagnano Amiterno dovrebbe iniziare a bruciare il Css (Combustibile solido secondario) a partire dal 23 ottobre. A livello normativo è tutto in regola: il progetto è stato approvato in Regione nel 2013.

Il Comitato, e con esso i cittadini di Cagnano, sono preoccupati per i risvolti sulla salute che questa scelta potrebbe comportare: la presidente Maria Fioravanti, specialista in medicina del lavoro, interpellata da Il Centro cita alcuni studi sanitari di Arta Piemonte su zone interessate dalla combustione di Css, che riportano dati molto preoccupanti, come un aumento della mortalità del 20% e un aumento di tumori al colon e ai polmoni fino al 400%.

Il sindaco di Cagnano Amiterno Iside Di Martino, d’altro canto, ha assicurato che Arta “ha asseverato che il potenziale inquinante del Css non solo è sotto i limiti di legge, ma inferiore a quello del petcoke [il combustibile utilizzato attualmente dal cementificio]”.

Tuttavia ad ora non si hanno documenti ufficiali che attestino le dichiarazioni del sindaco: da alcune indiscrezioni le centraline presenti in paese sono spente da anni.

Per approfondire:

[Cementificio brucia rifiuti: i cittadini dicono No]

[Cementir, la rassicurazione: niente inceneritore]

[Il Cementificio approda in consiglio regionale]