Editoriale

Meglio un vaccino o una bella poliomielite?

di Roberta Galeotti

Libertà di scelta. Democrazia significa libertà di pensiero, ma siamo sicuri che sia giusto parlare di libertà di scelta rispetto ai vaccini?

Abbiamo sconfitto molte malattie, per questo non abbiamo la memoria delle pandemie che arrivavano e spazzavano via vite e sogni.

Nessun genitore è disposto a mettere in gioco la vita del proprio figlio, ma da madre vi domando cosa sia più intelligente: rischiare una reazione, seppure ci sia questa remota possibilità; o aspettare inermi ed indifesi la prossima ondata di infezioni, poliomielite, malaria, meningite?

Parlo in prima persona. Quando mio padre fu colpito dalla poliomielite aveva 18 mesi, era il 1940.
L’ondata di infezioni colpi lui, il più piccolo di 4 fratelli.
Nonna mi raccontava con disperazione, la sensazione di impotenza quando abbracciava questo corpicino penzolante e la rabbia davanti alle parole arrendevoli del medico che le consigliava di lasciarlo morire.
Nonna Maria ha combattuto per papà. Lo ha portato a Bologna a fare le vasche per far reagire il sistema neurologico.
Mio padre non ha più camminato normalmente o, tantomeno, corso. Uno dei due polmoni si è ripiegato su se stesso ed il cuore, senza il sostegno dei muscoli, si è appoggiato sugli organi sottostanti. Lui è stato un miracolo di tenacia e di grinta. Di tigna, avrebbe detto lui!

La poliomielite è stata sconfitta, grazie ai vaccini. Nessun bambino dovrà più subire questo tipo di danni e questa, per me, rappresenta una grande conquista della medicina moderna e della civiltà.

Se ci fosse stata la scelta in ordine ai vaccini, non avremmo mai sconfitto la poliomielite, il vaiolo, o molte alte malattie. Le mamme che hanno visto morire i propri figli, hanno accolto con gratitudine e rispetto questa grande possibilità di salvaguardia rappresentata dai vaccini. La memoria storica si perde, l’informazione sommaria prende il sopravvento e le teorie complottistiche delle grandi aziende farmaceutiche chiudono il quadro desolato del dipinto moderno.

Se qualcuno vuole parlarne ed organizzare un convegno sui vaccini, è giusto che possa farlo.
Speculare con esempi di presunti bambini danneggiati da vaccini, mi sembra un po’ troppo azzardato.

Immunità di gregge, l’ambiente sano che protegge i bambini.

C’è un ultimo aspetto che non viene preso in considerazione dai genitori che non vaccinano i propri figli, contravvenendo alla legge. I bambini che non stati stati vaccinati dai propri genitori, beneficiano di un ambiente sano che li circonda, fatto dei tanti minori vaccinati. Si chiama immunità di gregge ed è la bolla sana che protegge il nostro mondo. Questo ambiente è stato messo a rischio dagli sbarchi incontrollati degli ultimi anni e la scelta del Ministero di stringere la morsa dei controlli sui bambini non vaccinati, è stato un atto di responsabilità per la sicurezza nazionale.

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