Redde rationem, prosciolti i Polisini

I due Polisini, finiti agli arresti domiciliari nel luglio del 2015 assieme ad altre 15 persone indagate a piede libero sono stati prosciolti dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale dell’Aquila Adolfo Di Zenzo.
L’indagine della Procura della Repubblica aquilana ipotizza a vario titolo presunti appalti affidati direttamente grazie alle mazzette per puntellare gli edifici danneggiati nel terremoto 2009, un affaire da complessivi 500 milioni di euro, e ancora pagamenti gonfiati rispetto ai materiali impiegati e richieste di denaro per tacere, negli interrogatori ai pm, dettagli di alcune vicende illegali scoperte.
I termini processuali per entrambi erano stati sospesi per via della loro residenza nel Teramano, nel “cratere” del terremoto 2016; altri nove indagati, al contrario, sono già stati rinviati a giudizio e compariranno in udienza il 25 gennaio del prossimo anno.
I due imprenditori sono stati assistiti dai legali Fabrizio Acronzio e Gennaro Lettieri il quale ha dichiarato che “L’essere stati prosciolti in udienza preliminare senza neppure aver fatto ricorso a un rito alternativo come il giudizio abbreviato sta a significare la loro assoluta estraneità e l’indubbia innocenza”.