Disastro L’Aquila, una matassa di problemi ereditati dal Pd

«La lettera aperta di Palumbo apparentemente sembra rivolta al Sindaco Biondi – afferma Daniele Ferella, capogruppo di Noi con Salvini in consiglio comunale – in realtà deve essere una missiva di anni addietro indirizzata al vecchio sindaco e all’oligarchia del PD locale e tenuta nel cassetto per mancanza di coraggio o di opportunismo politico.
Da cento giorni, senza saltare neppure una domenica, lavoriamo con il solo fine di strecciare una perversa matassa di problematiche amministrative ereditate dalla precedente Giunta e che sono state tenute nascoste alla Città.
Parallelamente stiamo riscrivendo per ogni settore il percorso amministrativo e giuridico che porterà all’adozione di importanti atti, i quali daranno programmazione e progettualità al nostro territorio.
Fino ad oggi abbiamo tenuto un profilo altamente istituzionale che ci ha portato a non infierire, oltre la sconfitta, sul recente passato del centro sinistra al governo cittadino.
Vorremmo consegnare all’oblio della storia politica i vostri fallimenti e le vostre tante pagine buie.
Lasciando alla storia la verità sugli uomini e le donne che hanno calpestato la trasparenza e l’efficienza amministrativa.
Ma nessun percorso vincente può essere tale se l’analisi non parte dallo studio dell’errore voluto o inconsapevole, nessuna analisi può essere foriera di un nuovo corso se, alla stessa, non corrisponde un nome ed un cognome.
Avremmo voluto evitarlo, ma non credo sarà possibile.
Il disastro trovato è troppo grande! Oltre ogni immaginazione!
Ed il vostro nervosismo conferma questa mia tesi.
Ad ogni problema corrisponderà una soluzione possibile, ad ogni punto del programma di mandato seguirà un atto amministrativo.
Il buon governo si fa giorno dopo giorno e con la trasparenza.
Già questa inversione procedurale è un buon risultato!
È terminato il tempo del Khmer rosso al comando.