Francavilla – L’Aquila, parla il Supporter’s Trust

Il giudice del Tribunale dell’Aquila Adolfo Di Zenzo, nell’udienza di ieri ha convalidato l’arresto di quattro dei cinque tifosi dell’Aquila calcio fermati dopo gli incidenti avvenuti in occasione del derby di Francavilla domenica scorsa.
I cinque tifosi sono tornati subito in libertà poiché il Pubblico Ministero non ha ritenuto di chiedere l’aplicazione di alcuna misura cautelare. Per un altro aquilano non è stato convalidato invece l’arresto.
I quattro andranno a processo il prossimo 20 febbraio .
Che la trasferta di Francavilla potesse essere a rischio era cosa nota: già dieci anni fa il bus sul quale viaggiavano gli aquilani era stato bersagliato da lanci di sassi e bottiglie.
Anche per questo, il Supporters’ Trust L’Aquila mè parla di gestione pessima, anzi di non gestione dell’ordine pubblico.
“Nessuno si è realmente preoccupato di evitare che le due tifoserie potessero venire a contatto prima della partita. A differenza di quanto accade solitamente a L’Aquila, dove in occasione dei confronti più a rischio le tifoserie ospiti vengono sempre scortate fin dentro il loro settore di competenza, ancora una volta i supporters rossoblù sono stati
lasciati in balia di potenziali agguati da parte dei sostenitori di casa, che si sono puntualmente verificati e che avrebbero potuto coinvolgere anche tifosi “semplici”, compresi donne e bambini, i quali non avrebbero certo saputo mostrare la stessa attitudine allo scontro degli ultras.Si tratta di una situazione inaccettabile che rende davvero complicato per tanti decidere di assistere a una partita in
trasferta, data la consapevolezza di potersi esporre a seri pericoli per la propria incolumità fisica o, in caso di reazione, a rischi di spiacevoli ripercussioni giudiziarie.Viene quasi da sospettare che, anziché adoperarsi per prevenire gli incidenti e garantire la sicurezza degli spettatori tutti e la loro tranquillità nel prender parte all’evento sportivo prescelto, in talune occasioni le autorità di pubblica sicurezza lascino deliberatamente che degli incidenti accadano, per poi procedere a repressioni abnormi come quella a cui abbiamo assistito con gli arresti di ieri, apparsi totalmente sproporzionati rispetto ai reati contestati”