Via XX Settembre, a novembre il rientro a casa

29 ottobre 2017 | 11:28
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Via XX Settembre, a novembre il rientro a casa

Uno skyline tutto nuovo a partire dalla Villa Comunale ci accompagna al tribunale. Questa è la nuova via XX Settembre, area di cerniera tra periferia e centro storico.

L'Aquila

“La ditta ha concluso i lavori del nostro palazzo lo scorso giugno”- racconta a IlCapoluogo un residente del civico 38, palazzina adiacente alla Casa dello Studente. 

A giugno ciò che restava del simbolo del terremoto, che ha tolto la vita a otto studenti, era ancora lì, pericolante e straziante.

“Abbiamo aspettato tanto per la demolizione che ha fatto slittare di mesi il rientro a casa. A inizio estate ci eravamo preparati per rientrare, ma per motivi di sicurezza non è stato possibile”.

L'Aquila

La Casa dello studente è stata buttata giù durante l’ultima settimana di luglio. Oggi vi sono rimasti solo alcuni elementi della struttura, che saranno funzionali alla successiva realizzazione di un’area dedicata alla memoria di chi non c’è più.

Su Via XX Settembre dal mese prossimo vedremo di nuovo luci accese nelle palazzine ricostruite.

L'Aquila

Di giorno c’è un gran movimento di operai e persone impegnate nel trasloco. “Allacci, utenze, mobili: c’è proprio tutto, mancano solo le persone. L’allungamento dei tempi è stato estenuante, la demolizione avrebbe dovuto precedere la ricostruzione delle case. Tutto è slittato anche per i tempi burocratici dilatati. La ditta che ha fatto i lavori della casa è impeccabile, così come i dirigenti dell’attuale amministrazione che hanno risposto immediatamente a ogni nostra richiesta”.

Al civico 38 si contano 25 appartamenti, ovvero 25 nuclei familiari, che si sommano a quelli del civico 52 per un totale di 80 famiglie.

“Nella mia palazzina ne rientreranno solo una dozzina, c’è chi è andato via e chi ha optato per la sostituzione edilizia”.

L'Aquila

Com’è via XX Settembre oggi?

“Una strada a scorrimento veloce, non più la strada che porta dritta al centro città anche a piedi”. C’erano le scuole, Viale Persichetti e via San Marciano che con una manciata di minuti ti portavano a Piazza Duomo in un contesto cittadino e a misura di uomo. “Oggi sembra essere una strada di periferia. Bisognerebbe ricreare un approccio diverso, magari con strisce pedonali e marciapiedi che permettano di arrivare fino alla Villa, ma il ponte di san’Apollonia ad oggi non lo permette”.

La scuola Giovanni Pascoli non ci sarà più, tornerà invece l’Istituto delle Maestre Pie Filippini, edificio demolito e in via di ricostruzione con un arretramento per garantire maggiore sicurezza.

Degrado in alcuni tratti

“Visto che torneremo a casa vorremmo ripristinare in qualche modo quel che era la nostra via e non vedere il degrado che spuna in alcuni tratti”. Questo sarà il luogo di una nuova vita e del ricordo di chi non c’è più. [fm]