Cimiteri, 8 anni dopo: qualcosa si muove





di Alessandra Prospero
Sono stati terminati i lavori su due edifici che sono stati riaperti in questi giorni: anche la chiesa di Santa Maria del Soccorso presto tornerà ad essere visitabile.
Il Capoluogo ne ha parlato con Emanuele Imprudente, assessore con la delega alla gestione dei Cimiteri.


A otto anni dal terremoto – e un anno dopo il nostro reportdi un anno fa –alcuni passi avanti sono stati compiuti.
Proprio oggi è stato riaperto l’Edificio 96 (Edificio E) i cui lavori di riparazione e consolidamento sono stati eseguiti in questi mesi dalla ditta Cisa Appalti di Castelnuovo Vomano (TE) e sarà riaperto, in occasione della commemorazione dei defunti, anche l’Edificio F, i cosiddetti “Archetti” il cui colonnato è stato ristrutturato proprio nell’ultimo anno.
La Camera mortuaria è stata ripristinata, si attendono da Roma le carte inerenti al collaudo. Giunta quasi al termine dei lavori anche la chiesa di Santa Maria del Soccorso.
“Abbiamo soprattutto cercato di ridare dignità a un contesto che ci premeva e che ci riguarda tutti”
dice l’assessore Imprudente, consapevole peraltro che molto c’è ancora da fare: e le fotografie scattate oggi lo dimostrano.
Nonostante l’intervento di pulizia straordinaria proprio in vista di questi giorni, unitamente a una decorosa eliminazione delle macerie e un semirivestimento delle transenne in prossimità del monumento dedicato ai Nove Martiri e del relativo edificio, quest’ultimo è uno dei problemi più rilevanti che ancora non sono stati risolti.


“Per quanto riguarda l’Edificio dei Nove Martiri e il Cimitero monumentale ancora non vi è una progettazione, quindi i tempi saranno sicuramente più lunghi. Sono, in effetti, gli edifici con criticità maggiori. Vi è una disponibilità economica al momento per quanto attiene queste due opere ma non è sufficiente: bisogna chiedere ulteriori fondi e iniziare finalmente a realizzare i progetti.”
prosegue Imprudente.
“Il sindaco Pierluigi Biondi ha chiesto ai vari uffici un cronoprogramma chiaro perché i tempi della ricostruzione sono purtroppo lunghi”.
L’edificio dei Nove Martiri, seriamente danneggiato dal sisma, dovrà essere abbattuto e al suo posto verrà costruito un nuovo loculario in cui trasferire le 2000 salme attualmente contenute.
Mille sono invece le salme contenute nel Loculario detto della Banca d’Italia – denominazione derivante dall’appartenenza dei defunti che vi erano seppelliti – che non dovrà essere abbattuto ma potrà essere ristrutturato. I problemi logistici più evidenti sono sicuramente legati al trasferimento delle salme e alle relative autorizzazioni.



Anche per l’ edicola funeraria di San Giuseppe dei Minimi, nota come l’Ossario storico si è in una fase di stallo poiché si attende che in merito si pronunci il Genio Civile per poter procedere.
LE FRAZIONI
I restanti diciannove cimiteri presentano sicuramente problemi di entità minore rispetto a quello dell’Aquila. Al momento i lavori di manutenzione ordinaria sono stati eseguiti nelle frazioni di Aragno, Arischia, Assergi, Bagno, Camarda, Genzano di Sassa, Monticchio, Paganica, Pescomaggiore, Pianola, Poggio S. Maria, Preturo, San Vittorino, Santa Rufina di Roio, Santi di Preturo e Tempera.
Ognissanti e Commemorazione Defunti: le celebrazioni presiedute dall’Arcivescovo
Il 1 novembre, Giornata per la Santificazione Universale, l’Arcivescovo presiederà una S. Messa nella parrocchia di S. Lorenzo in S. Elìa alle ore 11.30 e, nel pomeriggio, alle ore 15 nel Cimitero monumentale cittadino.
Il 2 novembre, Commemorazione di tutti i Fedeli Defunti, l’Arcivescovo presiederà una S. Messa alle ore 18 nella Chiesa di S. Giuseppe Artigiano in suffragio dei defunti del corrente anno.