Case San Gregorio: No allo sgombero alloggi A

2 novembre 2017 | 17:12
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Case San Gregorio: No allo sgombero alloggi A

“Liris ci aveva espresso solidarietà e condivisione, mentre ieri nell’incontro con il Sindaco e la Dirigente De Paolis ci siamo trovati di fronte all’ipotesi di essere “sgomberati” con immediatezza  in forza del non accoglimento del Ricorso al Consiglio di Stato” – è quanto dichiara l’architetto Antonio Perrotti del Coordinamento Riqualificazione San Gregorio.

Tutti gli assegnatari  presenti  hanno  stigmatizzato l’atteggiamento “decisorio” del Sindaco giudicando la “proposta irricevibile” e tornano a precisare:

-Che gli alloggi interessati sono stati classificati in gran parte  A (agibili) sia dalla Protezione Civile che dai tecnici del Comune dopo l’ultimo terremoto;
-Che il Comune non ha fatto a suo tempo, (come per tutti gli altri casi analoghi), gli interventi necessari previsti per tale categoria di danno ;
-Che si sono fatti carico di risistemare i pochi danni e con un tacito quanto informale assenso del Comune  vivono in tali alloggi fina dal settembre 2009 ;
-Che si sono poi , nel  2016, visti costretti ad impugnare l’Ordinanza di sgombero propedeutica alla realizzazione del Masterplan proposto (improvvisamente e senza alcuna condivisione!) dal Comune;
Che tale Progetto non condiviso con gli affittuari prevede una fase di progettazione generale per poi passare a quella esecutiva e quindi ai lavori veri e propri per un tempo complessivi di almeno 5 anni con l’espulsione degli attuali assegnatari;
-Che per tale durata è stata di fatto imposta agli stessi un’ ingiustificata Ordinanza di  sgombero da noi impugnata al TAR (che non ci ha concesso la Sospensiva e poi assecondata dallo stesso CdS) per la quale attendiamo il Merito e che comunque, (per l’evidente comportamento discriminante dell’A. C.), andremo ad impugnare alla Corte Europea per i Diritti Umani;

Bisogna sottolineare:

-che il Progetto proposto è in Variante al PRG e non è stato approvato dal Consiglio Comunale presentando un vizio procedurale di fondo (che rappresenteremo alla SUP e alla Regione per un conseguente intervento sanzionatorio)
-che per alloggi classificati A non risultano (legittimamente e finanziariamente) praticabili interventi pesanti di ristrutturazione e/o di demolizione (problema che solleveremo al Ministero ,all’USRA e alla Corte dei Conti);
-che in tutti i casi analoghi gli interventi sono stati eseguiti in 45/60 giorni con un tetto massimo di 10.000  Euro e senza sgomberi se non volontari, (problema che solleveremo al Ministero , all’USRA e alla Corte dei Conti);
-che il Programma nel complesso appare perciò non condiviso, dispendioso (ha raggiunto un totale di 14 Ml) e dilatorio (il rientro sarà possibile tra  5 anni  …. ma forse più probabilmente si tradurrà in una propria e vera espulsione degli attuali assegnatari … cosa che rappresenteremo al Ministero competente al finanziamento ;

Pertanto i sottoscritti propongono alla nuova Amministrazione per il comparto ERP:                                                                                               -l’immediato abbattimento degli alloggi classificati E a valle del giunto, il rifacimento di tutti gli alloggi classificati A o B/C nei tempi e con i fondi appositamente previsti; il rifacimento della rete fognante e della viabilità (vero problema da affrontare con urgenza esterno agli alloggi); la sistemazione delle aree verdi con la creazione di orti di pertinenza collegati al Parco tratturale;                                             

Per il Progetto di riqualificazione  di S. Gregorio ,più in generale:

la riqualificazione della Piazzetta, divenuta vero e proprio polo commerciale e di scambio della Frazione attraverso l’unificazione delle strutture precarie realizzate, l’installazione di una copertura unica fotovoltaica e la creazione di un sovrappasso verso la nuova stazione della Metro appena realizzata;                                                                                                        – la creazione di una rotonda nei pressi dell ‘ incrocio per S. Demetrio  e per Onna/Paganica con un parallelo riassetto della viabilità e degli spazi di sosta;                                                                                                                                                                        – un arredo a verde pubblico con creazione di bariere antirumore/smog del tratto di tratturo adiacente alla frazione;

Vengono perciò a richiedere un incontro per discutere e condividere le proposte e delineare un programma condiviso, meno costoso e a più immediata attuazione.

“Ove l’attuale A.C. volesse insistere sulla visionario APPALTO “Cialentiano” Si riservano di adire agli organi di controllo urbanistico,al Ministero competente al finanziamento,all’USRA, alla Corte dei Conti, alla Corte Europea per denunciare le violazioni urbanistiche, procedurali, lo “sperpero di denaro”,i tempi dilatori e la mancata condivisione. Nel frattempo si faranno carico di mettere in sicurezza le poche crepe in danno del Comune e (con il baratto amministrativo) a scomputo dei futuri canoni”.