Anatra Zoppa, attesa per la decisione

9 novembre 2017 | 18:42
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Anatra Zoppa, attesa per la decisione

Nell’udienza che si è svolta stamattina è stato chiesto al Consiglio di Stato di pronunciarsi definitivamente sia sulla sospensiva legata agli effetti della sentenza del Tar dell’Aquila sia sul merito. Sentenza che, in questo caso, qualora venisse accolta la richiesta delle parti, arriverebbe in qualche giorno.

Qualora invece il Consiglio di Stato si pronunciasse solo sulla sospensiva, l’ordinanza potrebbe arrivare nella giornata di domani.

Il pronunciamento del TAR dell’Aquila ha, di fatto, ribaltato la maggioranza di De Angelis: un provvedimento, quello dello scorso 12 ottobre, sospeso  cinque giorni dopo in seguito all’accoglimento della richiesta fatta al Consiglio di Stato dalla maggioranza in vigore fino ad oggi.

Sentenza sospesa fino al pronunciamento del  Consiglio di Stato. Una decisione presa in considerazione “di un grave ed irrimediabile pregiudizio per gli appellanti e più in generale per il funzionamento del consiglio comunale di Avezzano, nel quale il sindaco eletto non disporrebbe più della maggioranza”.

Appunto, la così detta ‘Anatra Zoppa’: se confermata la decisione del Tar, il sindaco De Angelis si ritroverebbe con 9 consiglieri, l’opposizione guidata da Di Pangrazio con 13.

Proprio ieri il sindaco uscente ha lanciato un messaggio di pace e collaborazione all’attuale primo cittadino: “Lealtà nel nostro Dna, pronti a cooperare per la città” dicendosi pronto, insieme ai suoi (eventuali) 13 consiglieri reintegrati dal Tar”assumere una corresponsabilità di governo”.

Messaggio prontamente rispedito al mittente: “Dichiarazioni a orologeria” quelle con cui “l’ex sindaco Di Pangrazio, folgorato sulla via del Consiglio di Stato, manifesta la sua disponibilità a cooperare per la città. Una città che lo ha messo alla porta e che, fino a quando io sarò sindaco, non gli consentirà di rientrare dalla finestra. Smentisco categoricamente ogni prova di dialogo con Di Pangrazio e con chiunque faccia riferimento alla fantomatica coalizione che ancora porta il suo nome”.

Nel corso dell’udienza odierna al Consiglio di Stato, si è trattato anche il caso di Lecce, molto simile a quello di Avezzano.