Centrogas Pianola, assalto nella notte



Alcuni malviventi a volto coperto hanno assaltato durante la notte il noto impianto sulla S.S. 5 Bis, in località Vasche di Pianola in un irruento tentativo di furto.


immagini da LAQTV
Sono stati messi in fuga da una pattuglia dei Carabinieri, intervenuta sul posto dopo che era scattato l’allarme.
I militari si sono imbattuti, a pochi metri dalla stazione di servizio, in un grosso escavatore di colore giallo proveniente in senso contrario a quello loro e rubato poco prima presso una ditta edile sulla via Mausonia.
Alla vista dei militari, i due occupanti dell’escavatore con un balzo repentino hanno abbandonato il mezzo ancora in marcia e sono riusciti a far perdere le loro tracce fuggendo a piedi per i terreni adiacenti.
L’escavatore, ancora in marcia e privo di conducente, è stato fermato grazie all’intervento di uno dei due militari, che non senza difficoltà è riuscito a salire sul mezzo in movimento frenandone la marcia sul ciglio della strada.
Sulla pala meccanica anteriore era presente una delle due colonnine di accettazione banconote divelte dalla vicina area di servizio, contenente i soldi dei rifornimenti self-service che i malviventi stavano tentando invano di portare via.
Una scena da far west quella che si è presentata agli occhi dei militari con le metodiche tipiche degli assalti alle grosse refurtive: il tratto stradale dell’area di servizio è stato bloccato da ambo i lati, in direzione L’Aquila, dove l’escavatore era diretto prima di essere fermato dai carabinieri, mediante un camion Iveco DAILY anche questo rubato presso una vicina ditta edile, che era stato messo di traverso sulla carreggiata in modo da ostacolare la circolazione e che sarebbe stato utilizzato per portare via la refurtiva qualora i malfattori avessero avuto modo di raggiungerlo con l’escavatore.
Dal lato opposto, in direzione via Mausonia, i malviventi, sempre al fine di interdire la tratta stradale interessata dall’assalto, avevano invece posizionato 2 carrelli in disuso per il trasporto della legna, asportati anche questi da un terreno poco distante.
Immediate sono scattate le ricerche dei malviventi sull’intera area grazie anche all’ausilio di altre due pattuglie della Compagnia di L’Aquila, diretta dal Capitano Francesco Nacca, impegnate anch’esse nei numerosi servizi notturni da tempo predisposti proprio per infrenare tale tipologia di reati.
Ingenti i danni. Il piazzale si presentava come un campo da guerra: completamente abbattute due pompe di benzina e due colonnine di accettazione banconote, di cui una come detto ritrovata sulla pala dell’escavatore e l’altra ancora nel piazzale, con ogni probabilità destinata ad essere portata via e caricata sul vicino camion subito dopo la prima.
Sul posto è intervenuta anche una pattuglia dei Vigili del Fuoco di L’Aquila, che ha provveduto a mettere in sicurezza l’intera area rappresentando al gestore la necessità di ripristinare tutte le condizioni di sicurezza ai fini del riavvio dell’attività di esercizio.
Ingenti i danni, che da una prima stima sono sicuramente superiori ai 50.000 euro, senza contare quelli derivanti dal mancato esercizio per il periodo necessario alla riattivazione della struttura.
Solo l’intervento immediato dei carabinieri ha permesso di sventare il furto che di li a poco si sarebbe consumato. I militari infatti poco dopo la mezzanotte avevano saputo del furto dell’escavatore e hanno deciso bene di pattugliare costantemente quella zona ritenendo verosimile un utilizzo dell’imponente mezzo escavatore nel breve periodo e in un luogo non lontano dal furto.
Sono tuttora in corso le indagini, ed in particolare si stanno analizzando in modo accurato i fotogrammi dell’impianto di videosorveglianza del distributore. Non si esclude che ad agire non fossero solo in due.