Cesaproba, la pet therapy per scacciare la paura

Prosegue la terapia a quattro zampe portata avanti dalla veterinaria Giusy Branella che già qualche mese fa portò i suoi cani nell’ospedale San Salvatore.
Stavolta, a godere del beneficio di avere un cane accanto sono i bimbi di Cesaproba, colpiti duramente nelle loro abitudini e nelle loro vite dallo sciame sismico di un anno fa.
“L’esperimento” va avanti da circa sei mesi: gli incontri, svolti con la finalità di creare un rapporto tra il bambino e l’animale tale da essere di aiuto nel superamento di questo momento di instabilità del vissuto quotidiano ed emotivo, si sono tenuti proprio nelle aree interne abruzzesi devastate dal sisma.

Ma domenica scorsa, approfittando del bel tempo, cani e bimbi si sono regalati una giornata al mare, a Giulianova.
“Grazie all’Associazione Carabinieri in congedo ( Servizio Regionale Cinofili ANC Abruzzo), e all’interessamento del Comandante della Stazione dei Carabinieri di Giulianova (TE), ho potuto “regalare” a questi ragazzi ( di età compresa tra gli 8 e gli 11 anni) una giornata del tutto speciale: al mare con i cani. Ho voluto l’incontro proprio nella spiaggia libera a sud del porto di Giulianova, per la quale ho più volte presentato richiesta di destinazione d’uso a “libero accesso dei cani al mare” con la finalità,appunto,di svolgere Interventi Assistiti dagli Animali (Pet-therapy) .
Un piccolo sogno che si è realizzato grazie alle unità cinofile dell’Associazione che hanno mostrato, inoltre,quanto il cane sia in grado di offrire aiuto e soccorso nei momenti delle catastrofi ambientali come valanghe e terremoti, ma anche per le indagini e le inchieste in caso di aggressioni e reati di vario genere (cani da ricerca e cani molecolari)”
dice Giusy Branella.

“Quando a fine giornata è stato chiesto ai bambini cosa avrebbero raccontato il giorno dopo agli amichetti di scuola, tutti hanno esternato entusiasmo per la giornata insieme: dalla dimostrazione di “ricerca in superficie” del cane da ricerca Molly , alla storia del pastore tedesco anti esplosivo, Cuma. Ma soprattutto l’aver trascorso una mattinata insieme ad ammirare il mare e a giocare sulla sabbia: ma quando si torna al mare?”
così la psicologa Michela Albani, presente nel gruppo di lavoro,ha così commentato.
I bambini, spiega la veterinaria – durante il terremoto vedono nell’animale una fonte di protezione, aiuto e sicurezza; alla presenza del cane si aprono ed esternano le proprie emozioni.
Oggi in spiaggia si sono sentiti liberi e hanno potuto toccare con le proprie mani quegli esseri viventi , così preziosi per salvare le vite umane: i cani.