Ricostruzione: Utr unico per spalmare il lavoro

Ma le voci tra i sindaci sono differenti. Ovviamente la chiusura non piace a nessuno, ma “è necessaria una riorganizzazione”. Ne è convinto Francesco D’amore sindaco di Fagnano che fa parte dell’Area Omogenea 8, quella più colpita dal terremoto del 2009.
“Un mega Utr unico che abbracci tutto il personale esistente sotto uno stesso modus operandi e con stesso carico di lavoro. Questo potrebbe dare una spinta forte e decisa alla ricostruzione”.
L’area 8 in particolare è quella con il maggior numero di pratiche evase e ancora da evadere, ma D’Amore si dice soddisfatto del lavoro fatto: “Ogni due settimane noi sindaci ci riuniamo al tavolo e nonostante il personale ridotto il lavoro di squadra ci ha premiati”.
Quindi ci sono delle voci diverse nel cratere: ciò che emerge è che c’è la volontà diffusa di spalmare il lavoro su tutti gli Utr per garantire continuità amministrativa e macchina della ricostruzione sempre attiva.
Non sempre dove ci sono Utr ci sono Map, ecco la necessità di spalmare in lavoro.
Intanto il Tavolo di coordinamento delle aree omogenee si dice allibito e sconcertato e chiede un incontro urgente con il commissario Paola De Micheli.
Martedì 21 alle ore 16 presso la sala polifunzionale di Fossa, l’assemblea discuterà proprio dell’approvazione del maxi emendamento e iniziative e discussioni da intraprendere.[FM]
Di seguito la nota dei sindaci:
“Il Tavolo di coordinamento delle aree omogenee – si legge nella nota dei sindaci – è allibito e sconcertato da quanto previsto dall’emendamento presentato dal governo, interamente sostitutivo del ddl n. 2942, di conversione in legge del decreto-legge in materia finanziaria e per esigenze indifferibili che è stato approvato oggi dal Senato con il voto di fiducia. Il futuro della ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 6 aprile 2009 è gravemente e seriamente compromesso. Con un comma vengono soppressi tutti gli Uffici Territoriali che, dal 2012, si stanno occupando della ricostruzione di tutti i Comuni appartenenti al cratere sismico, e anche il Comitato di Area Omogenea è stato soppresso. I sindaci dei Comuni interessati, che da anni si stanno impegnando e stanno combattendo per la ricostruzione e la rinascita del territorio abruzzese, non sono stati minimamente coinvolti e lo stesso trattamento è stato riservato al Tavolo di Coordinamento delle Aree Omogenee che non è stato ascoltato e informato. La decisione è calata dall’alto senza alcuna condivisione. I sindaci sono stati completamente privati della loro funzione che è quella di rappresentare i territori che hanno l’onore e l’onere di amministrare secondo il mandato conferito loro dai cittadini. Tutte le competenze degli Uffici Territoriali per la Ricostruzione sono stati trasferite ad una sola struttura, creando un accentramento di potere e funzioni in capo ad un solo soggetto. Il rischio temuto da tutti i Sindaci è il blocco totale della Ricostruzione post-sisma: blocco di quella privata e pubblica, dei sottoservizi, dei Piani di Sviluppo, dei Piani strategici condivisi nelle diverse aree omogenee. Il Tavolo di coordinamento delle Aree Omogenee, riunitosi oggi a Fossa, chiede con una sola voce l’immediato stralcio del comma del suddetto emendamento che colpisce la ricostruzione e un contestuale incontro con il commissario alla ricostruzione on. Paola De Micheli. Tutti i sindaci sono disposti a qualsiasi tipo di protesta per risolvere questa situazione incresciosa. I paesi devono essere ricostruiti da chi conosce veramente il territorio, rappresentando e manifestando nelle sedi competenti le prerogative e le esigenze dei cittadini con i quali ci si confronta quotidianamente”.