VerdeAqua, contenziosi e tensioni

Secondo la direzione, infatti, gli atleti della società sportiva non possono entrare in quanto la società risulterebbe non essere in regola con i pagamenti.
La motivazione del gesto della direzione è espressa in un manifesto affisso all’ingresso che spiega che
“nonostante i ripetuti inviti, ad oggi (le società sportive) non hanno provveduto al pagamento di quanto dovuto e fatturato dalla scrivente – utilizzo delle corsie stagioni sportive 2014, 2015, 2016,2017. Dal 17 novembre l’ingresso ai propri iscritti sarà consentito solo previo pagamento individuale del biglietto d’ingresso”.
Accuse tutte rigettate al mittente dalla 99sport che si è espressa stamattina anche con un comunicato stampa in cui affermano di “non essere morosi“.
Al centro, peraltro, della querelle il pagamento anticipato del canone di novembre richiesto dalla VerdeAqua in base ad una delibera del 1996.
La 99Sport, nel comunicato odierno, ha precisato come questa richiesta vada contro
“le previsioni del Regolamento comunale” e non tiene conto di “prestazioni che potrebbero non essere erogate, come già accaduto proprio nel mese di ottobre per un guasto all’impianto natatorio”.
Alle rimostranze di atleti e genitori ha fatto seguito, questo pomeriggio, anche la visita del vice sindaco Liris e dell’assessore allo sport Piccinini che hanno cercato di mediare tra la direzione e la società. Presenti anche i Carabinieri.
Alla fine, i ragazzi sono entrati, dice a Il CapoluogoSandra Giordani, presidente della cooperativa.
“Io ho bisogno di liquidità per far fronte alle spese di questo impianto. Entro il 5 del mese va pagato il canone perché non è condizionato alle presenze. Questo pomeriggio il presidente della società sportiva mi ha assicurato che provvederà entro domani al pagamento del canone di novembre”.
Non si placa quindi la tensione dovuta alla contrapposizione tra la gestione della coop. VerdeAqua Smile e le società sportive che praticano il nuoto nelle corsie dell’impianto di Santa Barbara.
A breve molti atleti aquilani saranno impegnati nelle gare dei campionati nazionali e L’Aquila avrebbe seriamente di bisogno di unità nell’intendere e nel promuovere lo sport… e non solo quando si parla di campanili.
(e.f.)