Protesta all’Ance, edili chiedono nuovi contratti

Sono stati ricevuti dal presidente Ettore Barattelli nella sede dell’ANCE i rappresentanti dei lavoratori a seguito della manifestazione che si è tenuta davanti la sede del Torrione a sostegno dello sciopero nazionale del 18 dicembre prossimo sul rinnovo del Contratto di lavoro nell’edilizia.
Hanno partecipato al tavolo i rappresentanti regionali e territoriali delle federazioni di categoria, in particolare hanno esposto i temi di rivendicazione i Segretari Regionali, Silvio Amicucci, Giancarlo De Santis e Giovanni Panza, rispettivamente di Fillea CGIL, FILCA – CISL e FENEAL –UIL.
La piattaforma di confronto, presentata ad inizio anno, contiene richieste di adeguamento salariale, tutela del sistema degli Enti Bilaterali e loro potenziamento, lotta all’evasione fiscale e al lavoro nero, rafforzamento della sicurezza sul lavoro, l’istituzione di un fondo sanitario integrativo nazionale, il rafforzamento della previdenza complementare e l’istituzione di un fondo integrativo per il pensionamento anticipato dei lavoratori edili maggiormente esposti a rischio.
“Il clima del dialogo” si legge in una nota dell’Associazione,
“è stato costruttivo ed il Presidente Barattelli, da pochi giorni nominato all’interno del comitato di Presidenza di ANCE Nazionale, ha assicurato che si farà portavoce delle istanze dei sindacati presso il neo-eletto Presidente Nazionale Gabriele Buia.
Barattelli ha condiviso le rivendicazioni sindacali, soprattutto per quanto riguarda la tutela degli enti bilaterali che va nella direzione di un rafforzamento delle imprese sane che subiscono danni ingenti dalla concorrenza che agisce fuori norma nel campo del lavoro nero, del dumping contrattuale, della formazione e sicurezza.
Al tavolo, accanto ai temi nazionali si sono gettate le basi per la futura definizione dei temi provinciali già sul tavolo di contrattazione e che riguardano diversi argomenti, dalle aliquote per gli RLST alla nuova Scuola Edile che diventerà un grande centro di formazione delle maestranze”
La manifestazione, unitaria, è propedeutica allo sciopero nazionale a sostegno del rinnovo del contratto del settore edile.
Nell’annunciare la manifestazione, i rappresentanti sindacali avevano puntato il dito contro “l’inerzia dell’Ance.
“L’Ance L’Aquila emula il comportamento dell’Ance nazionale dilatando a dismisura i tempi del confronto per non assumere impegni ed evitare di corrispondere ai lavoratori del più grande cantiere di Europa. il giusto compenso di produttività mentre è molto attiva per patrocinare svariate iniziative che nulla hanno a che fare con il settore delle costruzioni. Torniamo, dunque, a manifestare per ripristinare il ruolo politico delle parti sociali e ridare slancio alla contrattazione per annullare l’assenza di volontà di confronto e costringere l’Ance a tutti i livelli a riprendere sollecitamente le trattative per la tutela dei lavoratori e per individuare iniziative di rilancio del settore”