Maneggio Cagnano: il comune risponde

21 novembre 2017 | 16:57
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Maneggio Cagnano: il comune risponde

“Il comune .. osteggia … ostacola … non ci ha agevolato”.

Questa la percezione che resta alla lettura dell’articolo “Cagnano osteggia Imprenditrice da 250mila euro”, sbattuto in prima pagina la scorsa domenica!

L’Amministrazione di Cagnano Amiterno “tutela l’interesse pubblico nel rispetto delle leggi”.
Per la gravità delle affermazioni gratuitamente espresse, nozioni infondate ed illazioni ben lontane dal vero e che vanno a ledere l’appetibilità territoriale, l’immagine, il turismo e l’imprenditoria, verranno assunte tutte le iniziative del caso per tutelare il danno cagionato al Comune di Cagnano Amiterno.

Per dovere di riscontro invece, vale la pena ricostruire la realtà dei fatti, stravolta e mistificata nell’articolo a partire dal falso assunto secondo cui sussistono rapporti della Sig.ra Di Donato con il Comune sin dal 2010, tali da aver perfino cagionato la perdita di un presunto succulento finanziamento.

Invero l’imprenditrice si relaziona con il Comune a partire dall’aprile 2013, quando presenta un’istanza di Permesso di costruire per la sua attività con un progetto a corredo, progetto che, nonostante ampia disponibilità ad integrazioni e chiarimenti, viene bocciato. Nessun osteggiamento, ostacolo, mancata agevolazione, resistenza: l’istanza di Permesso è negata semplicemente perché il progetto proposto è difforme dalla legge.

Nel dicembre 2014 viene presentata nuova istanza di Permesso di costruire con un diverso progetto a corredo, il quale riceve immediato accoglimento non per mutato atteggiamento del Comune, altrettanto semplicemente perché è conforme alla legge.

Nel gennaio 2016 viene presentata nuova istanza di Permesso di costruire per modifiche al precedente progetto, anche questo accolto, con ineccepibile tempistica, perché legittimo.

Riportati chiari e precisi gli unici rapporti della Sig.ra Di Donato con il Comune in relazione alla sua attività, si evidenza come la promotrice dell’articolo dovrebbe imparare ad apprezzare, prima di adottare spiacevoli iniziative, la differenza tra negazione legittima per violazione di legge, come nel caso dell’anno 2013, e condotta tesa ad osteggiare ed ostacolare, mai appartenuta all’Amministrazione comunale rappresentata dal 1 giugno 2015 dal Sindaco Iside Di Martino.

Evidentemente la conformità normativa non rientra nella sfera di comprensione della Sig.ra Di Donato, tanto che, sempre nel 2016, decide di rinunciare addirittura a proporre istanze e provvede, per sua stessa ammissione, a costruire un box di ricovero animali e un ponticello su suolo pubblico senza alcun titolo, meravigliandosi, nella sua curiosa filosofia, che il Comune abbia ingiunto, come prevede la legge, un ordine di demolizione per entrambe.

Al di là dell’aspetto esilarante, che culmina invocando addirittura aspetti geologici a giustificazione dei propri abusi, ci si chiede come possa una sedicente imprenditrice confondere presunti “sgarri” con atti dovuti che l’Amministrazione di Cagnano Amiterno ha messo in campo ad esclusiva tutela della collettività e del patrimonio pubblico.

A differenza del messaggio che vorrebbe far passare la Sig.ra Di Donato, l’Amministrazione comunale, ora come in passato, ha sempre supportato l’iniziativa privata, l’imprenditoria giovanile in ogni forma e nelle modalità sempre consentite dalla legge, e non si faccia confusione tra l’Imprenditoria e l’inopportuna prepotenza e/o maldicenza gratuita verso chi al territorio è legato da sempre e lavora per lo sviluppo e le attività verso lo stesso nell’interesse della collettività.