Conservatorio a Palazzo Carli, trattative in corso

La proposta è stata avanzata dal Comune dell’Aquila per bocca del vice sindaco Liris, anche lui presente stamattina all’inaugurazione del 50′ anno accademico per l’istituzione musicale aquilana.
Al via, con la cerimonia odierna, le celebrazioni per l’importante anniversario, 50 anni appunto, che si protrarranno per tutto il 2018.
“Ogni anniversario tende per sua natura a stimolare momenti di bilancio e di riflessione – dichiara il Direttore Giandomenico Piermarini – Ma se questo non è facile per sé stessi, difficilissimo lo diventa quando l’anniversario addirittura non riguarda una persona fisica ma un Ente artistico o una realtà così articolata qual è il nostro Conservatorio dell’Aquila. Uno sguardo indietro a ciò che è stato nel nostro mezzo secolo, che si compie in quest’Anno Accademico appena inaugurato, ci potrebbe raccontare non di uno, ma di “tanti Conservatori Casella” che si sono succeduti, nelle svariate personalità artistiche dei suoi docenti e dei suoi amministratori, nei suoi diversi spazi fisici occupati nel tempo, e che hanno attraversato l’oceano periglioso delle trasformazioni della nostra società. Tanti spunti di riflessione dunque anche per noi in questo anno che si annuncia nella continuità della trasformazione del nostro settore dell’Alta Formazione Artistica. Un anno in cui ci proponiamo di raccontarvi nel suo prosieguo un po’ del nostro passato migliore, molto del nostro miglior presente e infine un po’ dei nostri progetti futuri”.
Un passato, un presente ed un futuro fatto anche di dati e numeri che fanno del conservatorio aquilano una realtà fondamentale per il tessuto economico e sociale ad iniziare dagli studenti: 800 di cui molti pendolari.
Ammonta circa a 150 il numero del personale docente e non, mentre l’offerta formativa e didattica risponde in pieno a quelle che sono le esigenze degli studenti con corsi di primo e secondo livello per tutti gli strumenti, seminari e masterclass con musicisti da fama internazionale, un dipartimento di musica Jazz ed elettronica molto seguiti, un biennio di musicoterapia e corsi di propedeutica rivolti ai bambini da 3 a 10 anni.
“Con la cerimonia odierna – continua Piermarini – abbiamo anche inaugurato il completamento sotto il profilo delle apparecchiature elettroniche il nostro auditorium che è stato attrezzato per registrazioni audio video, con telecamere e regia che permette lo streaming, delle manifestazioni che vi si svolgono”.
Sulla sede, lo stesso Direttore ha affermato che il Musp è ancora funzionante ed adeguato negli spazie e nelle strutture ma inizia a dare i primi problemi.
“Abbiamo avuto contatti ed incontri con l’amministrazione comunale per individuare una sede definitiva che sia funzionale ad una istituzione particolare come la nostra. Dobbiamo però fare in fretta perché non vorremmo che questa situazione potesse inficiare la sopravvivenza stessa del conservatorio nell’ambito di una stagione di riforme e accorpamenti in atto da parte del Ministero”.
Da qui la proposta di Palazzo Carli, sede del Rettorato dell’Università degli Studi dell’Aquila prima del 2009: non dovrebbero infatti tornare lì gli uffici dell’Ateneo e nell’ottobre scorso la rettrice Inverardi aveva parlato di un probabile utilizzo dello stabile come incubatore per imprese e startup.
C’è un progetto di recupero e ristrutturazione post sisma donato dall’Ance: ma al momento non sono previsti finanziamenti. La cifra per il progetto è stimata in circa 17 milioni.
Qualora si scegliesse di trasferire il Conservatorio in quella sede, si dovrebbe valutare un eventuale adeguamento di quel progetto agli spazi richiesti dall’istituzione musicale aquilana.
Un’ipotesi senza dubbio affascinante, che contribuirebbe a far tornare la vita e gli studenti tra i Gesuiti e via Roma, così come era prima del 2009.
Ma, come ha giustamente sottolineato Piermarini, i tempi stringono.
(e.f.)