Il Movimento Celestiniano perde i migranti

C’è aria di bufera tra i 150 migranti già da tempo ospiti delle strutture del Movimento Celestiniano, 50 tra donne e bambini e 95 uomini ospiti in via Roma, poichè saranno spostati a breve in altre strutture di accoglienza risultate vincitrici del bando della Prefettura. Questi migranti avrebbero organizzato una protesta per la giornata di domani Venerdì 24 novembre, contro i trasferimenti «in strutture più piccole e lontane dal centro di L’Aquila – ci spiega Pierino Giorgi in una intervista telefonica rilasciata al Capoluogo -. Nei borghi circostanti i ragazzi non avrebbero le stesse possibilità di socializzazione ed integrazione» ha detto.
La Prefettura di L’Aquila, lo scorso giugno, ha indetto una gara aperta, volta alla conclusione di un accordo quadro, per gestire e affidare l’accoglienza a più operatori economici della provincia da cui è rimasto escluso il Movimento Celestiniano per aver presentato tre istanze diverse, sotto il nome dello stesso rappresentante.
28 le istanze di partecipazione alla gara, di queste solo la metà sono state ammesse dalla Commissione Giudicatrice che ha esaminato la documentazione prodotta dai concorrenti.
Oltre metà delle istanze è rimasta esclusa. Tra queste Fraterna Tau Onlus, Fondazione Celestino V e Consorzio Celestiniano, come aveva anticipato il Capoluogo nell’approfondimento a firma di Francesca Marchi dello scorso 19 settembre*. Le tre associazioni di volontariato, molto attive in città, questa volta sono rimaste escluse perché, si legge nel portale della Prefettura: E’ lo stesso rappresentante legale che ha sottoscritto le dichiarazioni di offerta. Si riscontrano in maniera evidente analogie formali tra le tre offerte che appaiono identiche nella formazione e nella impostazione, nonché nel carattere della scrittura utilizzata e nella impaginazione, elementi che fanno ritenere l’identicità degli strumenti di redazione dell’offerta. Le buste sigillate contenenti la documentazione amministrativa e le offerte tecniche ed economiche racchiuse all’interno dei plichi risultano essere uguali – si legge nel documento firmato dal dirigente del servizio e Rup, Maria Concetta Ruffo.
Alla notizia della manifestazione di protesta i consiglieri comunali di Noi Con Salvini hanno inviato alla stampa una nota poichè:
«chiunque sobilla e organizza queste manifestazioni lo fa, a nostro giudizio, per difendere gli interessi economici che il business dell’accoglienza rappresenta»
si legge nella nota.
«L’esubero dei 150 richiedenti asilo, rispetto alle cifre stabilite dal decreto – scrive in una nota il gruppo consiliare di Noi Con Salvini -, era stato già segnalato da noi consiglieri durante la recente III Commissione riunitasi per discutere il problema dei residenti in Via Roma e del Centro d’Accoglienza situato proprio nel pieno di un centro storico ancora abbandonato. Per noi – concludono i consiglieri aquilani di Noi Con Salvini L’Aquila Daniele Ferella, Francesco De Santis, Fabrizio Taranta, Luigi Di Luzio – si tratta chiaramente di un insulto all’ospitalità e alla correttezza della città intera, che tanto ha pazientato nei confronti dei comportamenti sia degli ospitati che di chi li ha accolti senza alcuna misura di sicurezza. L’Aquila ospita oltre 150 richiedenti asilo in più rispetto a quelli che può sostenere, vista anche la criticità che viviamo nella ricostruzione, nella crisi economica e la crescente mancanza di sicurezza: i migranti in esubero devono essere ricollocati altrove, e chiunque sobilla e organizza queste manifestazioni lo fa, a nostro giudizio, per difendere gli interessi economici che il business dell’accoglienza rappresenta. Se fosse confermata la protesta dei migranti – conclude la nota – ventilata dal responsabile del Movimento Celestiniano Pierino Giorgi, annunciamo che il Gruppo della Lega-Noi Con Salvini, per mezzo del Senatore Paolo Arrigoni, presenterà un’interrogazione parlamentare per verificare chi ha fatto richiesta come responsabile dell’organizzazione di questa “protesta” e per verificare chi l’abbia eventualmente autorizzata».
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