Tavolo scuole disertato dalle autorità

23 novembre 2017 | 11:53
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Tavolo scuole disertato dalle autorità

Il tavolo era stato convocato per fare il punto sulla vulnerabilità sismica degli istituti e gli interventi da attuare in ciascuna struttura.

“Sono molti gli interrogativi cui va data una risposta immediata – ha dichiarato Massimo Prosperococco, del Comitato Scuole Sicure L’Aquila – non si conoscono ancora gli indici di vulnerabilità delle scuole comunali, non si sa nulla circa l’adattamento della ex Optimes a struttura scolastica dove destinare il liceo Cotugno ad oggi ripartito presso gli altri istituti e, più in generale, bisognerebbe fare chiarezza sul progredire della messa in sicurezza delle scuole aquilane”.

Interrogativi che sono rimasti senza risposta visto che i principali rappresentanti istituzionali, che il Comitato organizzatore aveva invitato a partecipare, non si sono presentati.

Erano attesi infatti il sindaco Biondi, che il 4 luglio scorso aveva istituito in prima convocazione proprio questo Tavolo di confronto, l’assessore alle opere pubbliche Liris, l’assessore con delega alla Protezione Civile, Imprudente, il presidente della provincia Caruso, il vicepresidente della Regione Lolli ed il Prefetto dell’Aquila, Linardi.

A parlare per la Regione e la Provincia sono stati rispettivamente Fulvio Angelini ed il delegato all’edilizia scolastica Vincenzo Calvisi, nessuno ha rappresentato il Comune, era presente il consigliere di opposizione Americo Di Benedetto giunto però a titolo personale.

L’incontro, da occasione per fare chiarezza su come si stia procedendo per sistemare in maniera dignitosa il Cotugno e migliorare gli standard di sicurezza sismica degli altri istituti, ha finito con il diventare una constatazione, seppur discussa, dello stato attuale delle cose.

“La Regione, pur non avendo responsabilità di gestione degli immobili, ci ha messo la faccia individuando, con la delibera 472, l’ex Optimes come struttura adatta ad ospitare le scuole e ne ha assegnato la gestione alla Provincia. – ha rivendicato Angelini – Bisognerà tuttavia fare i dovuti accertamenti circa la sicurezza della struttura e far in modo che Provincia ed ARAP, cui una sentenza della cassazione ha riconosciuto la proprietà dell’immobile, si accordino sull’affitto da pagare. L’Università, che ha usufruito dell’ex Optimes dopo il sisma, pagava in tutto due milioni di euro, il presidente dell’ARAP intende convenire su una cifra ragionevole senza però incorrere in possibili obiezioni da parte della Corte dei Conti. ”

L’intenzione sarebbe quella di fare dell’ex Optimes una struttura sostitutiva in cui tutte le scuole possano alternarsi durante i lavori di adeguamento sismico delle strutture originarie.

Non è dato sapere quanto tempo ancora si dovrà aspettare: “Pensare che a gennaio i ragazzi possano fare lezione nelle strutture dell’ex Optimes è illusorio – ha messo in chiaro Vincenzo Calvisi – ci vorrà tempo per stabilire i dovuti accordi tra Regione e provincia e per effettuare i rilevamenti circa la sicurezza dell’immobile. I rilevamenti saranno a carico dell’ARAP ma si potrebbero chiamare anche i tecnici del nostro ateneo”.

La situazione quindi rimane immutata ed a pagarne il prezzo più alto sono gli studenti del Cotugno, costretti a fare lezione anche di pomeriggio, ed i loro insegnanti, che svolgono le attività di sostegno e di incontro scuola – famiglia per i corridoi.

Neanche gli interventi già realizzati presso le altre scuole, come la palestra dell’IPSIASAR, hanno prodotto certezze: “Oggi sarà inaugurata la nostra nuova palestra, una palestra senza riscaldamento e con un solo bagno per ragazzi e ragazze, è una presa in giro ed io non sarò presente all’inaugurazione” ha polemizzato un insegnante di educazione fisica dell’istituto.