
Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 8 km di profondità; l’epicentro è stato a 3 km da Amatrice, 9 da Campotosto (L’Aquila), 15 da Cortino (Teramo), 16 da Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) e 56 km da Terni.
La scossa è stata nettamente avvertita nell’aquilano e in città: in molti si sono riversati – come di consueto in questi casi – sui social network nonostante l’ora fosse tarda.
Secondo il geologo e sismologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) Alessandro Amato il terremoto di magnitudo 4.2 che questa sera ha colpito Amatrice poco dopo la mezzanotte è “certamente un aftershock, sia pure tardivo, come mostra la posizione dell’epicentro”. Il professionista precisa che “dai questionari on line di INGV-Hai-sentito-il-terremoto sembra che l’evento sia stato avvertito (fino al IV grado MCS) in un’area molto estesa, addirittura a Roma (III”)”.