Immobili pubblici, il Comune sigla il recupero

È stato firmato oggi il protocollo d’intesa finalizzato all’avvio di iniziative di razionalizzazione, valorizzazione e dismissione del patrimonio immobiliare pubblico nell’ambito della ricostruzione e del riassetto della città dell’Aquila.
Presenti il sottosegretario alla Difesa, Gioacchino Alfano, il vice presidente della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e il direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi che hanno sottoscritto tale accordo.
«L’accordo che sottoscriviamo oggi parte dall’impulso che il sindaco Biondi ha dato alla vicenda con la sua determinazione» ha affermato Roberto Reggi. L’accordo infatti nasce dal dialogo e dalla collaborazione interforze il Comune e le altre istituzioni e porterà concretamente a una più proficua utilizzazione degli immobili pubblici siti sul territorio aquilano.
La prima notizia rilevante è che tutte le funzioni militari della città verranno accorpate in un unico luogo che è la caserma “Campomizzi”, rendendo più efficienti il coordinamento e l’attività militare.
Questa mossa consente di rilasciare alla città due altre caserme: la “De Amicis” e la “Francesco Rossi”.
«Sulla De Amicis potrà dunque convergere l’attività della Pubblica Amministrazione, conseguendo anche un grande risparmio per la spesa pubblica perché all’interno della De Amicis concentreremo alcune funzioni del Nucleo dei Carabinieri, Patrimonio storico e artistico, e Archivio di Stato, funzioni che oggi impegnano lo Stato in affitti passivi di circa 500.000 euro all’anno» illustra Roberto Reggi.
Su questa caserma verranno investiti 30 milioni di euro che sono stati già stanziati e come scadenza si ipotizza il 2022.
La caserma “Francesco Rossi” servirà invece ad ampliare il polo scolastico, si vedrà in seguito se implementare al suo interno anche altre funzioni dell’amministrazione centrale.
«Il messaggio che vorrei arrivasse è che la presenza delle Forze Armate in questa città è un fatto storico ed è un fatto che ha arricchito e connotato la storia dell’Aquila» commenta Giovanni Lolli . Ci auguriamo che queste presenze rimangano, faremo di tutto per farle rimanere ed ospitarle nelle condizioni migliori possibili. Stiamo ricostruendo con fatica e con impegno una città che soffre di un disagio obiettivo. La ricostruzione privata ad ogni modo procede, bisogna dare un’accelerata alla ricostruzione pubblica che va avanti con un’innegabile lentezza per motivi oggettivi. Si rende necessaria una pianificazione.»
«In tale ottica si sta valutando l’adozione di un provvedimento che assegni una quota degli alloggi del progetto CASE o MAP ad appartenenti alle forze dell’ordine per favorire la stanzialità degli stessi» aggiunge il sindaco Pierluigi Biondi.
Inoltre grazie ad un emendamento inserito nel decreto fiscale l’edificio INPS in viale Rendina potrà essere messo a disposizione degli uffici comunali già dal 2018.
«In pratica si tratta di recuperare il patrimonio pubblico e di valorizzarlo. Con i protocolli siamo riusciti ad accelerare le procedure pianificando l’ottimizzazione delle risorse già esistenti. La Difesa intende manifestare in tal senso apertura e dialogo.
L’Aquila è una città dalle ferite ancora aperte ma, nel contempo, con una grande capacità di accoglienza» ha concluso il sottosegretario Gioacchino Alfano.