Comune L’Aquila, la replica di Di Stefano
10 dicembre 2017 | 11:03

Biondi aveva dichiarato: «Gli ex amministratori del centrosinistra dell’Aquila, come diceva De André, non potendo più dare il cattivo esempio, hanno cominciato a dare consigli, altrimenti non si spiega come rivendichino progetti, accordi, intese che non sono riusciti a portare a casa non avviando uno straccio di appalto sull’edilizia scolastica, su quella residenziale pubblica, sull’impiantistica sportiva o sui parcheggi».
La risposta del Presidente Provinciale PD non si è fatta attendere:
«Nella sua risposta, il Sindaco tira fuori il solito armamentario dove l’unica cosa che si rileva è la coerenza con le proprie radici, giacché i suoi antenati ai detrattori somministravano olio di ricino, che costui ha sostituito con la consueta razione di insulti.
Almeno lasciasse in pace De Andrè, che nulla ha a che vedere con i suoi valori, come nulla hanno a che fare Guccini o Silone già tirati in ballo in passato da Biondi: possibile che non riesce ad avere altro pantheon di riferimento?
Purtroppo nulla dice, nulla argomenta, nulla contrappone; cita norme a sproposito, poi sfugge e si protegge con le invettive.
Farfuglia una incomprensibile possibilità di permuta, ma essendosi fatto soffiare l’ex distretto militare oggi essa semmai sarebbe possibile solo col patrimonio del comune (quale?) ovvero pagando l’area della Rossi.