‘Liberi e Uguali’ di Pietro Grasso a L’Aquila

19 dicembre 2017 | 13:18
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‘Liberi e Uguali’ di Pietro Grasso a L’Aquila

Ospite di rilievo chiamato a presentare il cartello elettorale Roberto Speranza, Segretario Nazionale di Articolo 1 – MDP (Movimento Democratici e Progressisti).

Ha preso inizialmente la parola Tommaso Cotellessa, rappresentante della consulta comunale studentesca, il quale ha affermato che «La scuola è progressista e deve essere democratica. Nelle scuole si è liberi e uguali e tali bisogna rimanere.  A L’Aquila la situazione critica dell’agibilità incide molto su questo discorso».

Cotellessa ha attaccato anche l’alternanza scuola lavoro che fa bruciare le tappe agli studenti con il messaggio “del lavoro prima di tutto” che viene in alcuni casi confuso dalle aziende con il lavoro minorile.

Subito dopo c’è stato l’intervento di Germana Equizi la quale ha ribadito il ruolo del lavoro facendo riferimento all’articolo 1 della Costituzione. Ha illustrato gli effetti del lavoro dopo il Jobs Act, criticando a sua volta l’alternanza.

liberi e uguali

«L’abolizione dell’articolo 18 non ha eliminato il precariato ma lo ha esteso anche al lavoro a tempo indeterminato. – ha affermato Equizi, aggiungendo – Per quanto riguarda il nostro territorio, in particolare nel post sisma, le imprese hanno attivato subito la mobilità e la cassa integrazione».
«Il nostro partito dovrebbe tornare a puntare alle fabbriche e far percepire al cittadino che noi siamo diversi dagli altri partiti» queste le parole di Giustino Masciocco, consigliere comunale di Articolo 1 che ha criticato anche il consiglio regionale.

«Già da quando eravamo SEL abbiamo appoggiato il presidente D’Alfonso , il quale non sta facendo niente per le aree interne della Regione. Non sta facendo nulla per l’economia locale”.

In conclusione il discorso del parlamentare Roberto Speranza:

«Tenevo molto a venire qui a L’Aquila, ho una particolare simpatia con questa città. Io penso che siamo arrivato ad un passaggio chiave per questo paese.

liberi ed uguali

Noi siamo difronte ad un paradosso, cioè, la sinistra è nata per combattere le disuguaglianze. Negli ultimi 20 anni la sinistra ha smesso di essere se stessa.

Dobbiamo stare attenti perché rischiamo di dare il popolo in mano ai populisti. In Italia con il PD ma soprattutto con l’arrivo di Renzi, tutto ciò è andato perso. Ciò provoca un vuoto politico enorme e bisogna lavorare per colmarlo e farlo tornare alle origini.

La destra tende a sostenere un messaggio che è in sintonia con le paure dei cittadini. Noi siamo alternativi alla destra.

La nostra è l’idea di una politica che riporti alla serietà, che guardi in faccia i problemi dentro le case delle persone e li risolva.

Il problema principale è il lavoro.
Una persona senza lavoro può essere libera?
Una persona senza lavoro può essere uguale?
Il lavoro è il primo articolo della Costituzione.

10.000.000 di italiani non si curano per motivi economici.

Chi se lo può permettere usa la sanità privata, chi non può usa la sanità pubblica, che purtroppo è sempre più di basso livello.

Non scriveremo un programma di 200 pagine.

Scriveremo un programma di 5 punti guardando alla vita delle persone, un programma per migliorare la nostra società.

Dobbiamo combattere la disoccupazione giovanile
Oggi tocca ai territori mettersi in cammino, parlare con tutti, tornare nelle fabbriche senza avere paura, con un linguaggio di semplicità e di umiltà».