Rocca di Mezzo, si torna alle urne

L’ex sindaco Emilio Nusca, ricorrente al Tribunale Amministrativo Regionale, aveva riscosso solo 10 voti in meno rispetto al candidato che è poi stato proclamato vincitore.
Il risultato è stato contestato da Nusca: il TAR il 12 ottobre scorso aveva disposto la verifica della corrispondenza dei dati registrati sulle diverse copie dei verbali.
Da questa verifica, effettuata da un funzionario della Prefettura, sono emerse delle incongruenze che hanno dunque portato il TAR alla clamorosa decisione.
Nella udienza di oggi il Tar ha annullato tutto, accogliendo sostanzialmente le tesi del ricorrente e sentenziando così:
Il Tribunale Amministrativo Regionale per l’Abruzzo (Sezione Prima):
a) dichiara il difetto di legittimazione passiva del Ministero dell’Interno;
b) accoglie il ricorso e, per l’effetto, annulla le operazioni elettorali svolte nella Sezione n. 1, nonché il verbale di proclamazione degli eletti alla carica di Sindaco e di consigliere comunale.
c) condanna il Comune di Rocca di Mezzo, al pagamento, in favore di parte ricorrente, delle spese di giudizio liquidate nella somma complessiva di Euro 2.500,00 oltre oneri e accessori di legge e spese per contributo unificato;
(sentenza pubblicata da Site.it)
Di Ciccio, difeso dall’avvocato Carlo Benedetti, ha fatto sapere che farà ricorso al Consiglio di Stato.
(red.)