Scuole, lettera aperta al sindaco

2 gennaio 2018 | 11:20
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Scuole, lettera aperta al sindaco

“La situazione scolastica risulta oggi peggiore di quella di 8 anni fa: poiché il vecchio cronoprogramma è definitivamente fallito, come mai in questi mesi di Sua competenza non ne è stato elaborato uno nuovo e, magari, più affidabile?”

Sono le domande che i componenti di Commissione Oltre il Musp rivolgono al sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, in una lettera aperta di inizio anno scritta con l’obiettivo di continuare questo percorso di cittadinanza attiva, ma anche di sottolineare come l’immobilismo di questi anni continui ad essere profondamente deleterio per la città intera.

La lettera

Lettera aperta al Sindaco di L’Aquila e a tutt* coloro che si adoperano per una città nuovamente vivibile.

Sig. Sindaco, buon giorno e buon anno!
Poiché non ha avuto tempo di rispondere alle due precedenti richieste di incontro della Commissione Oltre il Musp, le scriviamo una lettera aperta con il proposito di promuovere confronto, dibattito e, magari, anche operatività.

Ci perdoni l’insistenza, ma Lei concorderà che la situazione scolastica risulta oggi peggiore di quella di 8 anni fa.

Da mesi speriamo che l’allargamento del fronte di protesta, causato dalla vicenda Cotugno, risvegli animi ed induca a cominciare finalmente a ricostruire le scuole in sicurezza, invece di sprecare altri soldi per cercare di recuperare l’esistente. Ci perdoni anche la sfacciataggine di ritenere di poter contribuire ad illustrarLe un percorso partecipativo sulla ricostruzione scolastica nel cratere aquilano che in questi anni ha ricercato/studiato/elaborato linee progettuali condivise con il territorio e con i personaggi istituzionali che l’hanno preceduta, tanto da arrivare, per esempio, all’elaborazione di un masterplan per la scuola di Sassa.

Durante questi lunghi anni postsisma abbiamo indetto assemblee cittadine, incontrati rappresentanti di Regione, di Provincia e del Comune che hanno “fatto finta” di ascoltare la cittadinanza, le loro richieste di scuole sicure … così come “ci sembra” si stia facendo ora.

Cosa non ha funzionato nel passaggio del testimone?

Possiamo supporre, ad esempio, che il nuovo RUP abbia ricevuto le consegne dal “vecchio” o deve ricominciare tutto daccapo? Devono passare altri 9 anni di inoperosità? Non aveva detto anche Lei che il “problema scuole” avrebbe avuto una Sua attenzione particolare? Cosa dobbiamo pensare davanti allo sbandieramento di “nuove” cifre e progetti?Poiché il vecchio cronoprogramma è definitivamente fallito, come mai in questi mesi di Sua competenza non ne è stato elaborato uno nuovo e, magari, più affidabile? Leggiamo del successo della richiesta di rendicontare ogni 6 mesi lo stato delle cose … speriamo bene!!!

Ci perdoni il pessimismo e , infine, la perdita della nostra iniziale ingenuità, quando abbiamo creduto anche noi a promesse ed assicurazioni che si sono rivelate decisamente false e velleitarie: ad oggi neanche UNA scuola è stata ricostruita, questo è l’unico dato certo ed inconfutabile.

Ma come è possibile, si chiedono i cittadini e le cittadine aquilani ed italiani, se i soldi ci sono e pure i tecnici assunti in ben due concorsi? Invitiamo Lei e tutti i cittadini aquilani a visitare la pagina fb di Oltre il Musp, ricca di una documentazione a sostegno di quanto affermiamo, dei soldi arrivati, dei cronoprogrammi disattesi, …. della NON-ricostruzione scolastica!!!

A novembre del 2009 ogni scuola rientrò nella propria scatola di latta (musp), oppure in strutture in muratura “risistemate”, ed affrontammo insieme, alunni, genitori ed insegnanti, una fase storica drammatica e problematica. Ciascuno di noi era convinto che sarebbe iniziata a breve la ricostruzione delle scuole in totale sicurezza, cogliendo la sfida di un evento naturale che aveva graziato un’intera generazione di studenti e studentesse perché arrivato di notte!

Ed invece, eccoci qui, a quasi 9 anni dal 6 aprile 2009, in condizioni peggiori:
• i musp, che avevano tamponato una situazione emergenziale in modo ottimo, stanno dimostrando tutta la loro provvisorietà, tanto da richiedere manutenzioni ordinarie e straordinarie estremamente “care” (centinaia di migliaia di euro che si sarebbero potuti usare per INIZIARE la ricostruzione scolastica);
le murature evidenziano la loro pericolosità … tanto da dover essere chiuse (perché se non fosse stato così … Lei non le avrebbe chiuse, vero?!?!?);
• alunni e alunne spostati e ammucchiati altrove, senza un piano d’azione condiviso, senza aver ascoltato genitori ed insegnanti che hanno dovuto ri-organizzare vita familiare e professionale in pochi giorni (Cotugno) o in poche ore (Preturo e Arischia); senza considerare l’aspetto “umano” o il rischio di perdita di un’ identità di Istituto Scolastico, di una frazione, di una Scuola!
• proposte dei comitati cittadini completamente disattese;
• assenza di un cronoprogramma riveduto e corretto (quelli vecchi già da tempo completamente disattesi!!!);

Che fare?

Noi continueremo lungo questo percorso di cittadinanza attiva ad impegnarci, a crederci, perché siamo insegnanti, genitori, ma anche cittadine e cittadini “semplici” che lottano per un BENE COMUNE : la scuola, quella che passa anche attraverso la qualità e la sicurezza delle sue strutture, quelle da consegnare, Sindaco, a bambine, bambini, ragazze e ragazzi della nostra città.

Il 6 aprile prossimo indicherà che sono già trascorsi 9 anni senza aver fatto NULLA per questa Scuola!!!
Che fare?