L’Aquila Calcio: Miani si presenta
10 gennaio 2018 | 17:36

«Responsabile di quello che è avvenuto ad Ancona. Situazione difficile qui: farò tutto il possibile. Di Nicola? Nessun legame in questa situazione».
David Miani si presenta come amministratore unico de L’Aquila Calcio: in una situazione arrivata in alcuni momenti a sfiorare il ridicolo, si cerca di fare un po’ di chiarezza, illustrando il nuovo organigramma e le motivazioni di una scelta che in un primo momento ha lasciato perplessa la piazza.
«Non vengo qui a nascondermi dietro un dito.
L’esperienza di Ancona è stata formativa: venivo da un progetto che vedeva me tra i principali costruttori dell’impresa.
Sono stato e sono il responsabile di quello che è avvenuto dall’inizio alla fine, ma mi sento di dire che è impossibile pensare che quello che è accaduto sia accaduto per colpa mia.
Se io avessi avuto possibilità finanziarie, le avrei impiegate.
Sono venuto qui perché la società mi ha prospettato un progetto di risanamento che, lo ammetto, è molto complicato.
Ho preso qualche giorno per pensarci. Ho trovato una situazione difficile: la società ha delle difficoltà economiche che vengono da situazioni pregresse. Il mio compito è prendere in mano la situazione e agire per finire il campionato e iscriversi al prossimo.
Sarebbe stato preferibile avere una bacchetta magica, più che le disponibilità economiche».
Per quanto riguarda l’organigramma, nominato team manager Pietro Rotilio, mentre Renato Greco è stato reintegrato come allenatore della Juniores.
Naturalmente, ancora assente la società: neanche un rappresentante presente in conferenza, ma questa in fondo non è una novità.
«Ho trovato una proprietà che incomprensibilmente sta in silenzio – ha affermato Miani – ma che sta onorando i suoi impegni.
Va fatto tanto. Si può fare. Io voglio provarci, senza garantire che ci riuscirò, ma assumendomi sempre le responsabilità di ogni cosa che farò e dirò. Il bilancio va approvato: non c’è spazio per interpretazioni. Lavorando nella legalità e nel rispetto delle leggi non si può che fare bene».
Unico personaggio non nominato, Giulio Dionisi.
Un personaggio che in questo periodo ha rappresentato un punto fermo in particolar modo per la squadra, ma che da questo momento in poi non farà parte del progetto.
«La questione Dionisi si è risolta in maniera naturale: se non si accetta una proposta, non si fa parte di un progetto.
Per me, Dionisi è una persona che ha fatto molto. Va ringraziato, così come tutti gli altri che sono qui. La carica di direttore generale in questo momento è vacante: troverò qualcuno che possa ricoprire il ruolo.