Intecs, scatta il presidio permanente



Dopo il tavolo ministeriale durante il quale è arrivato il netto no della Intecs a valutare la revoca dei licenziamenti dei ricercatori del sito aquilano, la Fiom-Cgil annuncia un presidio permanente davanti alla Regione.
Continua la lotta dei lavoratori del sito aquilano della Intecs, dopo la doccia fredda arrivata dal tavolo presso il Ministero per lo Sviluppo Economico. Come spiegano dalla Fiom-Cgil provinciale, a seguito di un’assemblea tenutasi nella giornata di ieri, «i lavoratori hanno deciso di mantenere viva la loro drammatica vertenza con un presidio permanente davanti alla Regione, a sostegno delle azioni che si stanno mettendo in campo per salvaguardare competenze altamente qualificate e posti di lavoro. Consapevoli del delicato momento politico e elettorale che il paese sta vivendo, i lavoratori porranno la massima attenzione affinché la loro vertenza non sia fatta oggetto di strumentalizzazione, ma perché si lavori per trovare soluzioni serie e con un futuro».
Intanto da questa mattina alle 9, turni per il presidio davanti a Palazzo Silone. «Dopo la chiusura definitiva da parte dell’azienda al tavolo con il Ministero – ha sottolineato Roberto Alessandroni, ex lavoratore Intecs – vogliamo evitare che si spengano i riflettori sulla vertenza e che la questione cada nel dimenticatoio. Siamo sconcertati, a breve L’Aquila sperimenterà la rete 5G, a 100 metri dal nostro sito inaugurano laboratori di ricerca ZTE e la nostra azienda decide di chiudere, è un paradosso».

Aspettando la visita dell’assessore Lolli, atteso per domattina, di rientro da Roma, le rappresentanze sindacali, nelle persone del segretario regionale Fiom-Cgil Alfredo Fegatelli, la segretaria provinciale Elvira Simona De Sanctis e l’RSU aziendale Carlo Strinella, hanno intanto avviato una serie di incontri in Comune per un raccordo sulla vertenza che proseguirà nei prossimi giorni. «Ad ogni modo – assicurano i sindacati – il presidio proseguirà ad oltranza».
«Manca la fiducia nel territorio», la Fiom protesta
«Sfiducia nella città, nel territorio e nelle istituzioni. Con queste motivazioni – ribadiscono dalla Fiom Cgil provinciale – i vertici Intecs nella giornata di martedì 9 gennaio 2018 hanno confermato la loro indisponibilità a valutare la revoca dei licenziamenti a favore di una meno traumatica gestione della crisi del sito aquilano attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali residui.
Motivazioni sostenute dall’amministratore delegato Marco Casucci e dal responsabile delle risorse umane Anna Goroni al tavolo convocato dal Ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza di rappresentanti del Ministero, delle OO.SS. nazionali regionali e territoriali, dei rappresentanti istituzionali di Abruzzo, Campania, Lazio e Toscana, delle RSU e di una delegazione di lavoratori del sito dell’Aquila».