Madonna D’Appari, il recinto che fa discutere

“Rischio di caduta dall’alto”, “Vietato sporgersi” si legge sui cartelli della recinzione che cinge la Madonna D’Appari a Paganica.
Siamo sulla strada statale 17 bis che collega il popoloso comune ad Assergi: impossibile non notare i cartelli e la rete rossa che annuncia già da qualche tempo i lavori in corso di messa in sicurezza.

«Nessuno parla più e nemmeno si interessa di questo scempio. È una vergogna! – commenta un residente che ricorda ancora l’acceso dibattito, di qualche anno fa, di cui fu protagonista la galleria adiacente al luogo sacro – un “tunnel di roccia asfaltato in qualche giorno per questioni di viabilità».

Solo la scorsa estate, i riflettori si erano accesi di nuovo sull’area in questione con Fernando Galletti, presidente degli Usi Civici di Paganica e San Gregorio, per la presenza di un’altra rete, questa volta metallica, installata per la messa in sicurezza del muretto in pietra.
«La Provincia dell’Aquila deturpa un angolo di paradiso con un’opera che, seppur provvisoria, è più adatta alla recinzione di greggi e pollai che non alla messa in sicurezza di un muro che attraversa un paesaggio incontaminato e di rara bellezza» affermava Galletti.
Il punto è proprio questo: recinzioni, reti e staccionate provvisorie deturpano la “vista” di un paesaggio così bello.
«Il fatto è che fin tanto non succede niente va tutto bene, ma nel momento in cui avviene l’incidente (operaio che è volato giù dal muretto) allora si passa alle soluzioni drastiche i che potrebbero essere accettate nel momento in cui i lavori fossero iniziati a breve tempo e non lasciare questo scempio per mesi» commenta un altro cittadino.
«Tra l’altro il cartello è sbagliato: “caduta dall’alto” dovrebbe significare che qualcosa o qualcuno cada dalle rocce e finisca sulla strada; non che dal muretto si possa “precipitare” nel viale sottostante. O no? Da quando “alcuni” si occupano delle cose di Paganica la Madonna d’Appari viene regolarmente massacrata, vedi anche la galleria» aggiunge un altro.
I commenti dei residenti “esplodono” puntuali sulla pagina Facebook “Sei Paganichese se…”
Intanto si attende anche la conclusione del terzo tratto di percorso pedonale a monte del santuario che completerà il collegamento con il resto della valle del Raiale.
E qualcuno pensa pure alla Pasqua, ricorrenza in cui la tradizione paganichese si fa sentire: «Vedremo a Pasqua, la gente dove andrà per vedere la processione e la messa?»