Di Benedetto – Fina: pronti a candidarci alla Camera

Di Benedetto, ex candidato sindaco per il centrosinistra a L’Aquila, il cui nome già circolava nei rumors legati alle prossime politiche ma senza aver trovato una conferma concreta. Fina, di Avezzano, collaboratore del Ministro della Giustizia, protagonista di una ascesa politica notevole tutta interna al PD.
Scelgono una nota congiunta per dire alla segreteria regionale e nazionale del PD: noi ci siamo. E mandano messaggi chiari in merito a rinnovamento e candidature.
Lo spunto è la nota mandata dal segretario provinciale Piacente e dal presidente provinciale Di Stefano alla segreteria regionale, nella quale si indicavano le prossime elezioni politiche come un appuntamento tanto decisivo quanto difficile per il PD.
La tenuta del progetto politico a cui abbiamo dato vita nel 2007 e la tenuta dello stesso tessuto democratico del Paese, dipendono dalla capacità di respingere la montante ondata populista e di destra. Questo sarà possibile se saremo in grado di mobilitare tutte le nostre forze e se non ci accontenteremo di rivendicare i risultati raggiunti ma sapremo interpretare anche i bisogni dei troppi che si sentono ancora esclusi e sfiduciati. (…)
Con capacità di orgoglio ma anche di autocritica, dovremo raccogliere un voto non solo come premio per il lavoro svolto ma soprattutto come nuovo atto di fiducia per il futuro, per le tante cose che dovremo saper progettare e raccontare.
Questo vale ancor di più per le zone dell’Appennino d’Italia come la Provincia dell’Aquila. Se i sondaggi ci segnalano che il Pd e il centrosinistra nel nostro territorio scontano una rilevanze distanza dal centrodestra e dal movimento cinque stelle, se le elezioni amministrative degli ultimi anni, e ancor prima il referendum costituzionale, ci hanno visto soccombenti dobbiamo rispondere con una sufficiente dose di cambiamento e di novità, capace di ribaltare i pronostici. Dobbiamo ripartire dalla base degli iscritti, dai volontari e dagli amministratori del Pd che, con le loro sensibilità politiche e appartenenze territoriali, hanno dato vita ad un congresso provinciale capace finalmente di riaffermare i principi di autonomia e rinnovamento. Il buon lavoro che si sta sviluppando in queste prime settimane dimostra che la strada imboccata è giusta, che il partito è vivo e di nuovo attivo e motivato e che il riconoscere agli organismi democratici del Pd piena legittimità nelle scelte è l’unico modo per mobilitare tutte le forze disponibili. Uno spirito di forte ed evidente ricambio e di novità, quindi, dovrà avere spazio alle elezioni politiche, soprattutto nelle proposte che faremo per la Camera dei Deputati, a partire dal collegio uninominale e con la lista proporzionale, là dove il confronto con i nuovi elettori e le giovani generazioni sarà determinante”.
Sulla base di questa premessa, il passo avanti di Di Benedetto – Fina che definiscono così le loro candidature:
Due candidature complementari e fungibili, che possono raccogliere le diverse sensibilità del Pd e l’intero territorio ma che possono rappresentare un messaggio coerente di rinnovamento e di slancio.
Al tempo stesso, Di Benedetto e Fina dicono la loro anche sul Senato, auspicando una continuità con le candidature al Senato (quasi esplicito il riferimento alla senatrice Pezzopane, invitata a ricandidarsi al Senato laddove però i rumors vogliono Luciano D’Alfonso in pole position per l’unico posto ‘sicuro’) “per il lavoro svolto, i risultati raggiunti e l’esperienza maturata”
La nota completa
Alla Segreteria Regionale e Nazionale Pd
Giorni fa il nostro segretario provinciale Francesco Piacente e il Presidente provinciale Pietro Di Stefano, in forza del mandato e fiducia unanime avuti nell’assemblea provinciale del 22 dicembre 2017, hanno inviato una nota alla segreteria regionale del seguente tenore:
“Le prossime elezioni politiche sono, per il Partito Democratico, un appuntamento tanto decisivo quanto difficile. La tenuta del progetto politico a cui abbiamo dato vita nel 2007 e la tenuta dello stesso tessuto democratico del Paese, dipendono dalla capacità di respingere la montante ondata populista e di destra. Questo sarà possibile se saremo in grado di mobilitare tutte le nostre forze e se non ci accontenteremo di rivendicare i risultati raggiunti ma sapremo interpretare anche i bisogni dei troppi che si sentono ancora esclusi e sfiduciati. Grazie alle riforme fatte dai governi del PD l’Italia è uscita da una pericolosa fase e si è avviata verso un ripresa economica importante. Importanti leggi sono state fatte, impensabili solo qualche anno fa.
Con capacità di orgoglio ma anche di autocritica, dovremo raccogliere un voto non solo come premio per il lavoro svolto ma soprattutto come nuovo atto di fiducia per il futuro, per le tante cose che dovremo saper progettare e raccontare.
Questo vale ancor di più per le zone dell’Appennino d’Italia come la Provincia dell’Aquila. Se i sondaggi ci segnalano che il Pd e il centrosinistra nel nostro territorio scontano una rilevanze distanza dal centrodestra e dal movimento cinque stelle, se le elezioni amministrative degli ultimi anni, e ancor prima il referendum costituzionale, ci hanno visto soccombenti dobbiamo rispondere con una sufficiente dose di cambiamento e di novità, capace di ribaltare i pronostici. Dobbiamo ripartire dalla base degli iscritti, dai volontari e dagli amministratori del Pd che, con le loro sensibilità politiche e appartenenze territoriali, hanno dato vita ad un congresso provinciale capace finalmente di riaffermare i principi di autonomia e rinnovamento. Il buon lavoro che si sta sviluppando in queste prime settimane dimostra che la strada imboccata è giusta, che il partito è vivo e di nuovo attivo e motivato e che il riconoscere agli organismi democratici del Pd piena legittimità nelle scelte è l’unico modo per mobilitare tutte le forze disponibili. Uno spirito di forte ed evidente ricambio e di novità, quindi, dovrà avere spazio alle elezioni politiche, soprattutto nelle proposte che faremo per la Camera dei Deputati, a partire dal collegio uninominale e con la lista proporzionale, là dove il confronto con i nuovi elettori e le giovani generazioni sarà determinante”.
Con questa premessa dichiariamo la nostra disponibilità ad essere candidati alla camera dei deputati. Due candidature complementari e fungibili, che possono raccogliere le diverse sensibilità del Pd e l’intero territorio ma che possono rappresentare un messaggio coerente di rinnovamento e di slancio. In aggiunta a questo, bisogna rivendicare una continuità con le candidature al Senato della Repubblica, per il lavoro svolto, i risultati raggiunti e l’esperienza maturata.
L’Aquila 18 gennaio 2018.
Americo Di Benedetto
Michele Fina