Intecs, lotta e solidarietà

Un camper allestito per resistere anche alle basse temperature di questi giorni: perché l’intenzione dei 68 ricercatori è quella di proseguire ad oltranza finché non verrà trovata una soluzione.
Tanti i cittadini che hanno portato la loro solidarietà ai ricercatori licenziati.
Ieri la visita di Maurizio Zaffiri, team manager della nazionale italiana Under 18 e di Andrea De Rossi, team manager della franchigia federale italiana delle Zebre Rugby, arrivati per portare loro conforto e dire “che tenere duro e non mollare mai è l’unica strada per portare a casa la vittoria, anche quando la partita sembra persa”.
In queste ultime ore gli ex lavoratori INTECS riferiscono di aver ricevuto anche diversi inviti dalle varie forze politiche per prendere parte agli eventi organizzati nell’ambito della campagna elettorale.
“In coerenza con quanto comunicato nei giorni scorsi circa la loro determinazione a non essere fatti oggetto di strumentalizzazione a fini elettorali, pur apprezzando gli inviti, hanno deciso di declinarli tutti”
si legge in una nota diffusa da loro, nella quale rimarcano la loro intenzione di andare avanti nella protesta.
“Gli ex lavoratori INTECS ritengono che i loro interlocutori non possano che essere le Istituzioni, in particolare quelle preposte alla ricerca di soluzioni alle crisi industriali. Per questo hanno deciso di proseguire con il loro presidio davanti alla sede aquilana dell’assessorato regionale alle crisi e alle attività produttive, e presso il loro camper continueranno a ricevere tutti coloro che vorranno conoscere in modo diretto la loro storia e la loro condizione attuale.
Ancora oggi la vertenza dei ricercatori licenziati è priva di soluzioni concrete.
Per questo gli ex lavoratori INTECS chiedono a gran voce che siano formalizzati quei percorsi di recupero delle loro professionalità da tempo delineati dalle Istituzioni, ma che pericolosamente tardano a essere finalizzati”