Regione ferma tre mesi causa elezioni

Tornerà a riunirsi dopo le elezioni del 4 marzo il consiglio regionale abruzzese: è quanto deciso dalla Conferenza dei Capigruppo, riunitasi a L’Aquila.
Una decisione che era nell’aria, visti i fermenti politici che agitano maggioranza e opposizione in vista delle prossime politiche: molti i consiglieri che potrebbero optare per una candidatura a livello nazionale, col presidente D’Alfonso in pole position al Senato.
Ci saranno dunque tre mesi di immobilismo da parte del consiglio regionale. Ieri il rinvio della seduta, la prima dell’anno, per via della convulsa fase delle candidature per le politiche
Insorgono con una nota due dei cinque consiglieri di opposizione di Forza Italia, il capogruppo, Lorenzo Sospiri – il cui nome appare peraltro fra quelli in predicato di candidarsi – e il presidente della commissione di Vigilanza, Mauro Febbo.
“Una scelta vergognosa che descrive plasticamente lo stato comatoso di un esecutivo ormai ridotto in frantumi – attaccano i due forzisti, i quali sottolineano che “gli interessi degli abruzzesi e le tante priorità legislative rimaste in cantiere sono state abbondantemente superate, dimenticate e messe in un cassetto per svolgere la campagna elettorale del Partito Democratico e del suo Presidente D’Alfonso. Nei prossimi mesi e per il tutto il 2018 avremo di fatto una Regione completamente allo sbando, bloccata e paralizzata, prima per la campagna elettorale e poi per il problema dei famosi sei mesi in cui D’Alfonso dovrà decidere per quale poltrona optare. Di fatto abbiamo una legislatura finita. Pertanto – continuano Sospiri e Febbo – denunceremo questo incredibile e vergognoso stallo amministrativo e legislativo in tutte le sedi opportune poiché riteniamo oltremodo offensivo che i consiglieri regionali continui no a percepire la propria indennità senza produrre nulla di nulla. È una offesa ai cittadini abruzzesi che attendono da noi consiglieri regionali risposte concrete e serietà”.