Variante Cermone, inchiesta in corso

Durante il Consiglio comunale che si è svolto ieri è stato discusso un ordine del giorno relativo a un’interrogazione proposta dalla consigliera Carla Cimoroni in relazione al progetto della variante del Cermone che, come ricordato dalla consigliera di Coalizione sociale, «rientra nel piano di interventi urgenti sulla viabilità programmati dall’Anas».
Il progetto: intervento sulla statale 80, nell’area archeologica di Amiternum.
Secondo quanto previsto dallo “scempio archeologico” di cui Il Capoluogo.it si è diffusamente occupato, l’intervento da quasi 4 milioni di euro servirà a collegare il teatro e l’anfiteatro di Amiternum, eliminando il tratto di strada dalla rotonda di San Vittorino al Cermone. Contro il progetto si era già espressa l’associazione Italia Nostra, con la richiesta al Mibact di fermare la realizzazione della variante. Il rischio, infatti, è che venga cementificata un’area di grande pregio archeologico tra la statale 80 e la statale 260.
Ieri, dunque, la questione è approdata anche in Consiglio, con l’interrogazione di Carla Cimoroni, che ha evidenziato come dismettere il tratto di strada interessato dal progetto sarebbe improponibile anche perché «ci sono degli accessi a raso che conducono a terreni privati». Senza contare che «il progetto non è stato assoggettato alla Valutazione di impatto ambientale e su di esso esistono anche pareri non favorevoli espressi dal Servizio tutela e valorizzazione del paesaggio della Regione».
La risposta dell’amministrazione comunale, Liris: «Aspettiamo la conclusione dell’inchiesta».
A rispondere all’interrogazione, il vicesindaco con delega alle Opere pubbliche, Guido Liris, che ha ricordato come sulla procedura progettuale ci sia un’indagine in corso: «Sulla vicenda è in corso un’indagine, siamo già stati chiamati a rispondere dalla polizia giudiziaria. Prima di prendere qualsiasi decisione vogliamo attendere l’esito dell’inchiesta, anche alla luce dei contributi tecnici prodotti dagli uffici».