Garage trasformato in autofficina abusiva

7 febbraio 2018 | 10:39
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Garage trasformato in autofficina abusiva

Esercitava l’attività di autoriparatore all’interno di un garage privato, al piano terra della propria abitazione, in regime di abusivismo e in completa evasione d’imposta. Così un meccanico è stato multato e denunciato dalla Guardia di Finanza.

Autofficina abusiva, i controlli della Finanza.

«I sospetti – spiegano dal Comando provinciale – sono sorti nel corso dei servizi di controllo economico del territorio ordinariamente svolti dalle pattuglie impiegate nel servizio di pubblica utilità “117” che avevano notato, in diverse circostanze, numerosi veicoli in sosta all’interno ed all’esterno dell’officina sospetta. Il dubbio che non si trattasse di un appassionato di motori ma di un vero e proprio riparatore di autoveicoli è maturato dopo prolungati appostamenti e sopralluoghi finalizzati a riscontrare l’effettivo svolgimento dell’attività abusiva».

L’intervento e le sanzioni.

I finanzieri sono intervenuti «mentre il meccanico era intento ad effettuare riparazioni su alcune autovetture in avaria» e hanno quindi scoperto «una realtà imprenditoriale occulta di assoluto spessore in quanto a mezzi utilizzati ed a volume di attività svolte. Nell’officina venivano infatti rinvenuti ponteggi, banchi da lavoro, compressori ad aria e numerose altre attrezzature nonché un computer utilizzato per la contabilità “in nero”. Tutto il materiale rinvenuto veniva sottoposto a sequestro amministrativo ed il responsabile segnalato alla locale Camera di Commercio Industria Agricoltura e Artigianato nonché al Sindaco di Avezzano per le contestazioni amministrative di competenza. Venivano inoltre sanzionati, anch’essi in via amministrativa, i proprietari dei veicoli ricoverati presso l’officina abusiva: l’art. 6 della legge 122/92 impone infatti in capo ai proprietari e ai possessori di veicoli di avvalersi, per la riparazione e la manutenzione dei medesimi, delle imprese regolarmente operanti. Rinvenuti e sequestrati, altresì, oltre 100 litri di olii lubrificanti usati e numerose batterie esauste che portavano alla denuncia del sedicente meccanico per violazione delle norme penali in materia di tutela ambientale».