Non si faccia campagna elettorale con Bussi

Finalmente è giunta a un punto di svolta la vicenda della bonifica di due aree inquinate del Sito di Interesse Nazionale di Bussi, con l’aggiudicazione della gara d’appalto da parte di un raggruppamento di imprese guidato dall’azienda belga Dec-Deme e composto da Safond Martini Srl, Elios Ambiente Srl, Sidra Società italiana dragaggi Spa e Cooperativa San Martino soc.coop., per un importo di circa 45 milioni di euro. Con un post su Facebook, il governatore Luciano D’Alfonso ha rivendicato il risultato, suscitando le perplessità del sindaco di Bussi, Salvatore Lagatta.
Bonifica Bussi, la soddisfazione di D’Alfonso: «Situazione sbloccata grazie a un emendamento di Castricone».
«Dopo quasi due anni di lavoro encomiabile della dirigente del Ministero, Laura D’Aprile, la cui opera è stata apprezzata da tutti – ha commentato il presidente della Giunta regionale Luciano D’Alfonso – si è giunti finalmente alla definizione dell’appalto. Esprimo grande soddisfazione per la conclusione di una vicenda annosa e ringrazio Castricone per l’impulso decisivo impresso alla procedura». Soddisfatto anche Antonio Castricone, che ha sottolineato: «L’aggiudicazione testimonia che la volontà di porre fine al commissariamento era giusta; gli allarmismi dell’epoca sono stati smentiti totalmente. Penso che quella norma abbia determinato una svolta epocale: mi sono assunto una responsabilità pesante seguendo l’interesse collettivo e non le polemiche».
Malumori a Bussi, il sindaco Salvatore Lagatta: «Evitare mistificazioni».
«Quando ieri ho ricevuto la telefonata dell’Ing. Laura D’Aprile che mi annunciava l’assegnazione definitiva Gara aree esterne di Bussi, ho pensato di affiggere in bacheca il provvedimento, come sempre ho fatto in cinque anni, per informare i cittadini. Poi in serata sono arrivate dichiarazioni di rivendicazioni da parte di politicanti locali ed endorsement che mai mi sarei aspettato. Per fortuna però la storia e fatta di documenti, date, atti, che mi trovo nella necessità di ricordare per rispetto dell’Amministrazione che rappresento e dei tanti cittadini che stanno lottando insieme a noi». Così il sindaco di Bussi, Salvatore Lagatta, che ha voluto ripercorrere l’iter della vicenda: «La gara per appaltare la Bonifica non si poteva fare se prima non si provvedeva a fare un Progetto, il progetto non si poteva fare se prima non si faceva un Piano di Caratterizzazione. A partire dal giugno 2013 appena insediata questa Amministrazione ha dovuto rigettare il disegno del Ministero Ambiente di dirottare i 50 milioni di euro previsti per la Bonifica delle aree 2A e 2B verso l’area Tremonti. Disegno giustificato dal fatto che mancava sia il Progetto di Bonifica sia il Progetto di Reindustrializzazione. Durante il 2014 abbiamo svolto un incessante opera di pressione sul Ministero e sul Commissario Goio per realizzare tutte gli Atti propedeutici alla Bonifica. Un avviso di Manifestazione di interesse per trovare gli imprenditori disposti ad investire a Bussi. Il 6 febbraio 2015 dopo oltre 10 anni riusciamo a far approvare il Piano di Caratterizzazione delle aree 2A e 2B condizione essenziale per progettare la Bonifica delle stesse. A Giugno 2015 dopo un’azione incessante condotta dall’Amministrazione Comunale, insieme all’On. Legnini, il Commissario Goio presenta il Progetto di Bonifica e messa in Sicurezza. A Novembre 2015 sempre grazie ad un lavoro costante condotto dall’Amministrazione il Commissario Goio presenta la gara per affidare i lavori della Bonifica. Senza il passaggio delle aree alla proprietà del Comune – prosegue il sindaco – la Gara di Appalto rischiava di saltare, per questo motivo il 2 Maggio 2017 Comune, Regione e Ministero dell’Ambiente firmano un accordo che prevede il passaggio delle aree interessate alla Bonifica alla proprietà del Comune, condizione indispensabile per utilizzare i finanziamenti pubblici. Inoltre la Regione si è impegnata a incrementare le somme a disposizione del Commissario Laura D’Aprile con un disponibilità di 1,5 mln di euro. Senza questi passaggi sarebbe stato impossibile arrivare all’odierno risultato. Un lavoro a cui l’Amministrazione ha dedicato tutte le energie possibili, coinvolgendo i singoli cittadini ed i Comitati nati a sostegno di quelle rivendicazioni. Un lavoro reso ancora più pesante per la palese opposizione di politici locali accecati dall’ira che qualcuno potesse riuscire a fare ciò che loro non sono riusciti a fare in 10 anni».
Quindi la conclusione: «Ora tutto è arrivato a compimento, come sempre non era obbiettivo di questa Amministrazione farsi vanto di questi risultati, sarebbe stato peraltro superfluo, tutti a Bussi e nell’intero territorio sono a conoscenza di quanto da noi fatto. Le dichiarazioni di quei politici che responsabili di dieci anni di ritardi, rivendicano a se stessi il risultato dell’avvenuto affidamento dell’appalto per i lavori di Bonifica è un atto inqualificabile. Non si rendono conto che invece hanno fatto passare con il loro agire altri 26 mesi. Bonifica e reindustrializzazione quante volte abbiamo detto questa frase, ora la bonifica è una realtà, la reindustrializzazione è nella fase finale . Per questo a giugno 2016 abbiamo portato a compimento un altro importante risultato, estrapolare dal SIN le aree non inquinate per destinarle alla reindustrializzazione, acquisite in proprietà dal Comune e cedute in diritto di superficie a FilippiPharma per consentirne la reindustrializzazione. Questi i fatti e, anche se è tempo di elezioni e si fa di tutto per accaparrarsi qualche voto in più, non consentiremo mistificazioni della realtà».