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Bussi, sospeso l’iter di bonifica

21 febbraio 2018 | 10:18
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Bussi, sospeso l’iter di bonifica

Sembrava essersi sbloccata la questione della bonifica delle due aree inquinate del Sito di interesse nazionale di Bussi, con il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, che aveva annunciato l’affidamento della gara a un raggruppamento di imprese guidato dall’azienda belga Dec-Deme, suscitando tra l’altro le rimostranze del sindaco di Bussi, Salvatore Lagatta, che invitava a non fare campagna elettorale sulla questione. A distanza di qualche giorno, però, una nuova tegola si è abbattuta sull’iter di bonifica.

Bonifica a Bussi, la Conferenza dei servizi slitta di 6 mesi.

La prima questione riguarda la Conferenza dei servizi che il direttore generale del Ministero, Gaia Checcucci ha sospeso per la richiesta di documenti integrativi da parte dell’Arta. La stessa conferenza non dovrebbe tenersi prima di sei mesi e quindi farà allungare notevolmente l’iter di bonifica.

La Edison ricorre al Tar contro il verbale della Conferenza dei servizi dello scorso 19 dicembre.

Ulteriori ritardi potrebbero poi giungere dal ricorso presentato dalla Edison al Tar Abruzzo contro il verbale della Conferenza dei servizi del 19 dicembre scorso che aveva bocciato il progetto della stessa Edison, intimando alla società di rimuovere il terreno considerato inquinato. Per la Edison, infatti, il terreno non conterrebbe rifiuti pericolosi.

Lagatta: «Prima lo slittamento della Conferenza dei servizi, poi il ricorso al Tar. Solo coincidenze?».

Per il sindaco di Bussi, Salvatore Lagatta, «si tratta di una cosa gravissima, perché sono successi due fatti che non sembrano una coincidenza: prima lo slittamento di 6 mesi della Conferenza dei servizi, cosa di per sé già grave, e poi il ricorso al Tar della Edison. Ho chiesto agli uffici di farsi mandare da Roma la lettera del Ministero, perché rischiamo di rallentare nuovamente tutto l’iter».