Regionali, ‘il Pd mira a chiudere la legislatura’

Ai microfoni de Il Capoluogo.it il governatore Luciano D’Alfonso aveva anticipato che sarebbe rimasto alla Regione fino a dicembre, ben 9 mesi dopo l’elezione a Palazzo Madama, praticamente sicura, considerata la posizione utile nel listino del proporzionale per il Senato. Una permanenza che assicurerebbe i tempi tecnici per proporre la candidatura di Giovanni Legnini, fino ad ottobre vincolato dal ruolo di vicepresidente del Csm. Se davvero D’Alfonso riuscisse a “resistere” in Regione fino a dicembre, però, la maggioranza e soprattutto il Partito Democratico, potrebbe tentare “il colpaccio” e portare la legislatura a scadenza naturale.
Regionali, Smargiassi: «Si deve votare a ottobre».

«Abbiamo chiesto un parere al servizio legislativo del Consiglio regionale e secondo l’interpretazione più coerente con una legge fatta comunque malissimo, perché lascia spazio a varie interpretazioni, si dovrebbe votare entro sei mesi dall’elezione di D’Alfonso. Per noi la data delle prossime elezioni regionali è ottobre, anche se il Pd farà di tutto a portare la legislatura a scadenza naturale». Così il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Pietro Smargiassi, commentando le dichiarazioni di D’Alfonso che ai microfoni de Il Capoluogo.it aveva anticipato di voler rimanere fino a dicembre, una data che non solo permetterebbe al centrosinistra di presentare un candidato “di peso” come Giovanni Legnini, ad oggi l’unico nome che – visti i sondaggi – sembra poter riportare il centrosinistra a contendersi seriamente il governo della Regione, ma che permetterebbe anche al vicepresidente Lolli di portare la legislatura fino a primavera 2019 e quindi a scandenza naturale.
Ipotesi candidatura bis per Sara Marcozzi.
Il Movimento 5 Stelle, quindi, forte del parere del servizio legislativo, considera ottobre come periodo utile per le prossime elezioni regionali, nonostante quello che viene considerato il tentativo del Pd di chiudere a scadenza naturale, cioé a primavera 2019. Considerando la scadenza più a breve termine, inevitabilmente arriva sul tavolo la questione delle candidature e ricandidature. «Naturalmente per noi le regole non cambiano, – sottolinea Smargiassi – deciderà il Movimento attraverso il voto online, ma se Sara Marcozzi darà la disponibilità, credo che per una questione di visibilità e di numeri avrà buone possibilità di essere ricandidata alla Presidenza della Regione Abruzzo. Per quanto mi riguarda, non sarò io a ricandidarmi, ma se il gruppo dovesse riproporre il mio nome, darò la mia disponibilità per dare continuità al mandato».