Palazzo Cappelli, tetto sfondato e neve

27 febbraio 2018 | 09:42
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Palazzo Cappelli, tetto sfondato e neve
Palazzo Cappelli, tetto sfondato e neve
Palazzo Cappelli, tetto sfondato e neve
Palazzo Cappelli, tetto sfondato e neve
Palazzo Cappelli, tetto sfondato e neve

Il Capoluogo si era già occupato del maestoso edificio di San Demetrio con il tetto ancora sfondato, a dopo quasi nove anni dal terremoto.

Avevamo già constatato come uno dei simboli del paese giacesse nel più totale abbandono, nonostante le segnalazioni effettuate negli anni.

Lo splendido Palazzo signorile è attualmente di pertinenza della Curia.

Gli abitanti di San Demetrio avevano chiesto alla Curia e al Segretariato Beni Regionali che lo stesso fosse messo al riparo almeno dalle infiltrazioni di acqua in attesa di un suo recupero.

Invece, negli anni dal 2009 ad oggi, il palazzo non è mai stato messo in sicurezza e le infiltrazioni di vario tipo e le copiose precipitazioni di questi giorni non fanno che peggiorare la già compromessa situazione.

L’unica novità di rilievo è l’attesa visita di un vigile sanitario alla chiesa dell’Annunziata, sempre a San Demetrio, prevista in settimana.

Si tratterà di un sopralluogo sulle condizioni degli interni dell’edificio religioso, ricoperti da tempo di guano. Decisivo è stato l’interessamento in tal senso del comitato  coordinato da Tina Cardaci.

La storia di Palazzo Cappelli

Il Palazzo dei Marchesi Cappelli di Torano, una delle più prestigiose famiglie che ha onorato la terra d’Abruzzo, si staglia nella sua grandezza e importanza a mezzo colle per chi viene in paese dall’Aquila.

Ci narra della importanza di questa famiglia, il cui toponimo è presente in molte aree della montagna aquilana.

Il suo più illustre discendente fu il Senatore Raffaele Cappelli, ex ambasciatore e Ministro dell’Agricoltura agli inizi del ‘900 cui si deve non solo la riforma agraria – che introdusse la distinzione tra grani duri e grani teneri – ma anche un tipo di farina, chiamata appunto la farina senatore Cappelli: una creazione del grande genetista e agronomo reatino Nazareno Strampelli risalente al 1915.

Farina che oggi va tanto di moda e che è stata fortemente rivalutata in una epoca di intolleranze alimentari e celiachia.

Il Palazzo fu donato dai marchesi Cappelli alla Curia: il loro Casato è estinto.

Il Palazzo si trova al centro del paese.

Fu edificato nel XV secolo con l’architettura tipica dei palazzi-fortezza dell’epoca e nel Settecento fu ristrutturato in una maniera sobria che ripropone linee architettoniche rinascimentali.