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Srour, campagna elettorale avvelenata

1 marzo 2018 | 11:30
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Srour, campagna elettorale avvelenata

Nell’intervista del direttore Roberta Galeotti, tanti i temi trattati dal candidato della Lista Insieme alla Camera, Mimmo Srour: dalla campagna elettorale avvelenata da «attacchi squadristi» su Facebook, alla politica internazionale, con l’instabilità in medioriente e la questione immigrazione.

Srour: «Su Facebook insulti e attacchi squadristi».

Una campagna elettorale dal doppio volto quella di Mimmo Srour che, ai microfoni de Il Capoluogo ha denunciato i ripetuti attacchi su Facebook. Dall’altra parte, però, il candidato della Lista Insieme si è detto soddisfatto del rapporto diretto con i cittadini nell’ambito dei numerosi incontri: «Sulla mia pagina Facebook sono regolarmente sottoposto a provocazioni, intimidazioni e insulti, operazioni di vero e proprio squadrismo da parte di persone che non sono del posto e non sanno nemmeno chi sono. Dall’altra parte, invece, da parte della gente c’è sempre stata ottima accoglienza e nel rapporto diretto con le persone è stata una campagna elettorale corretta».

La porta del Mediterraneo e la questione immigrazione.

Nell’intervento di Mimmo Srour anche questioni di politica internazionale sulla instabilità in Medioriente e i conseguenti problemi per l’immigrazione incontrollata: «Parte dei nostri problemi derivano da una cattiva politica verso il Mediterraneo. Spesso si usa lo slogan ‘aiutiamoli a casa loro’, ma abbiamo sostituito una politica di partenariato con una politica egoistica, stupida, fatta dalle altre nazioni europee e dagli Stati Uniti e subita dall’Italia, che ne paga le conseguenze».

I problemi della burocrazia.

Tra gli altri argomenti, Srour ha trattato anche il tema delle lentezze burocratiche che rallentano non solo la ricostruzione per quanto riguarda le zone terremotate, ma lo sviluppo del Paese.