Politiche 2018, la diretta dello spoglio

ore 11:30
A pochi seggi dal computo definitivo arriva la riconferma di Andrea Colletti, eletto alla Camera nel riparto maggioritario con 67.001 voti, il 41,3%: per il deputato uscente del M5S si tratta di un notevole successo personale. L’avvocato di Montesilvano (Pescara) ha staccato Guerino Testa di quasi 12 mila voti, visto che si è fermato al 34,1%. Al terzo posto la candidata del centrosinistra Allegrino che ha raccolto il 17,1%, sotto al 3% Leu e 1,6% per Potere al Popolo.
ore 9:00
Continua lo spoglio in Abruzzo, quasi chiuso il Senato (615 sezioni scrutinate su 721), ancora in ballo la Camera.
I numeri parlano chiaro: vince Quagliariello, mentre resta fuori Massimo Cialente «che paga la liquefazione del suo Pd», il commento di Gaetano Quagliariello ai microfoni del Capoluogo. Con i soli numeri del Pd, anche il seggio alla Camera di Stefania Pezzopane sarebbe in bilico, la salveranno la ripartizione dei voti delle liste minori della coalizione. La Insieme ha raggiunto un esiguo 0,52% nel collegio Abruzzo 02 decretando l’esclusione di Mimmo Srour.
Senato Abruzzo 02
Quagliariello incassa il 39,68%, Papola il 36,26%, Cialente il 17,44%. Il primo partito in questo collegio del Senato è il M5S con 35, 96%, segue FI con il 16,48%, la Lega con il 15,95% chiude il Pd con il 13,84%. Più basso rispetto al dato nazionale il risultato di LeU che incassa il 2,5%.
Le percentuali rilevate per i partiti in questo collegio confluiranno nel collegio plurinominale unico abruzzese per determinare la distribuzione dei seggi. Nel collegio plurinominale abruzzese concorrono, tra gli altri, Nazario Pagano (Fi), il governatore Luciano D’Alfonso (Pd), Gianluca Castaldi (M5S) e Alberto Bagnai (Lega).
Camera Abruzzo 01 Uninominale L’Aquila
298 sezioni scrutinate su 348.
Antonio Martino (cdx) raggiunge il 42,19%, Giorgio Fedele (M5S) 32,70%, Lorenza Panei (csn) 18,04%, Luigi Fabiani (Leu) 2,94%. Il primo partito con il maggior consenso in questo collegio è il M5S con il 32,12%, segue la Lega con il 17,86%, poi FI con il 17,19%, il Pd è crollato al 13,62%, LeU si ferma al 2,79%.
Camera Abruzzo 02 Plurinominale L’Aquila Teramo
Il collegio Abruzzo 2 elegge 2 deputati Uninominali, uno per L’Aquila, che sarebbe Martino, e l’altro per Teramo, che sarebbe Lucrezia Rasicci. Nel Plurinominale il collegio Abruzzo 2 unisce L’Aquila a Teramo ed elegge 4 deputati. La notizia inaspettata in questo collegio è che il seggio della Pezzopane sarebbe in bilico. Date le percentuali dello spoglio, il risultato esiguo del Pd non permetterebbe la rielezione della Senatrice uscente, che potrebbe essere salvata dalla lista Europa della Bonino, il cui 2,36% sarebbe rispalmato sul suo risultato. Quindi dei 4 seggi, il primo sarebbe assegnato al M5s, il secondo alla Lega, il terzo a FI ed il quarto sarà assegnato al photofinish tra il M5s ed il seggio della Pezzopane, Pd+Europa.
Con i resti nazionali potrebbe scattare il secondo seggio in Abruzzo alla Lega consentendo l’elezione alla Camera dell’aquilano Luigi D’Eramo. «Dopo 26 anni, L’Aquila eleggerebbe un parlamentare di centro destra» ci dice Luigi D’Eramo che aspetta di leggere i numeri definitivi. In effetti il Rosatellum consentirebbe al terzo posto di D’Eramo di scattare perchè Bellachioma, capolista a L’Aquila, è candidato come secondo a Pescara dopo la bresciana Simona Bordonai, candidata all’uninominale in Lombardia, quindi già eletta. Bellachioma, secondo la legge elettorale, sarà eletto nel collegio che prenderà il minor numero di preferenze. In questo momento L’Aquila incassa il 17, 79% (sezioni scrutinate 322/348), mentre Pescara il 13,53% (sezioni scrutinate 313/331), quindi Bellachioma sarebbe eletto a Pescara, lasciando a Luigi D’Eramo un congruo numero di resti da giocarsi con i resti nazionali.
ore 6:00
Primi dati Viminale, 10 Regioni a centrodestra e 7 a M5s
A 10% scrutinio Senato, centrosinistra solo in Trentino e Toscana
Dieci regioni al centrodestra, sette al M5s e solo Trentino Alto Adige e Toscana per il centrosinistra. E’ la fotografia dei primi dati reali del Viminale quando lo spoglio per il Senato ha superato il 10% delle sezioni. Il Centrodestra si impone in quasi tutto il nord: Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Piemonte e Liguria. E conquista anche l’Emilia Romagna, l’Umbria, il Lazio, l’Abruzzo e la Calabria. Al sud si impone invece il M5s che è avanti in Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Sicilia. In vantaggio anche nelle Marche e in Sardegna.
ore 24.30
Elezioni politiche italiane 2018, ecco i primi exit pool: centrodestra in vantaggio vicino al 36%, Movimento 5 Stelle che supera il 30%. Indietro il Pd.
Sono stati pubblicati i primi exit pool sulle elezioni politiche italiane 2018, mentre arrivano i primi dati (reali) sull’affluenza alle urne intorno al 72%. Di seguito pubblichiamo i primi exit pool per Rai, La7, Mediaset e Sky ricordando che si tratta appunto di Exit Pool, non quindi risultati reali ma sondaggi estremamente parziali (che in passato hanno sbagliato anche di molto il risultato).
Elezioni politiche italiane 2018 – Exit pool Consorzio Opinio Italia (Istituto Piepoli, Emg e Noto Sondaggi) per la Rai
Coalizioni:
- Centro/Destra 33/36%
- Movimento 5 Stelle 29,5/32,5%
- Centro/Sinistra 24,5/27,5%
- Liberi e Uguali 3-5%
Partiti
- Movimento 5 Stelle 29-32%
- Pd 20,5-23,5%
- + Europa Bonino 2,5-4,5%
- Civica Popolare Lorenzin 0 – 2%
- Italia Europa Insieme 0 – 2%
- Forza Italia 13-16%
- Lega 13-16%
- FdI 4-6%
- Noi con l’Italia – UDC 1-3%
- Liberi e Uguali 3-5%
Instant poll Swg per La7
- Movimento 5 Stelle 28,8-30,8%
- FI 13,5-15,5%
- Lega 12,3 – 14,3
- FdI 4,4 – 5,4
- Noi con l’Italia- Udc 1,8 – 2,4
- Partito democratico 21,0 – 23,0
- + Europa 2,8 – 3,4
- Civica popolare Lorenzin 0,4 – 1,0
- Italia Europa insieme 0,5 – 1,1
- Liberi e uguali 5,2 – 6,2
Exit poll di Quorum per SkyTg24
- Movimento 5 Stelle 30%
- Pd 20,5%
- Lega 14,5%
- Forza Italia 14%
- Fratelli d’Italia 5%
- Liberi e Uguali 4%
Intention poll realizzato da Tecne’ per Mediaset
Alla Camera nel maggioritario il centrodestra e’ in testa con il 32,5-36,5%. Il M5S e’ al 29-33%, mentre la coalizione di centrosinistra e’ tra il 22,5 e il 26,5%. Leu e’ tra il 3 e il 5% e altri tra il 5 e il 7%.
L’Affluenza definitiva è di oltre il 70%
L’affluenza è del 73,75. Cinque anni fa era stata del 75%.
Affluenza alle urne in Abruzzo è di poco sotto alla media nazionale .
Alle 23, ora di chiusura degli 81 seggi del territorio comunale dell’Aquila, hanno votato 42.128 elettori per la Camera (pari al 76,48%) e 38.494 elettori per il Senato (pari al 75,54%). Alle 12 aveva votato il 19,41%, alle 19 il 60,72%.
Questi alcuni precedenti elettorali di affluenza alle urne, sempre riferiti al Comune dell’Aquila:
– Comunali 2017: 67,77%
– Referendum costituzionale del 4 dicembre 2016: 70,17%
– Regionali 2014: 56,21%
– Politiche 2013 (dato riferito alla Camera dei Deputati): 74,60% *
– Comunali 2012: 72,39% (primo turno), 58,04% (ballottaggio) *
*Alle Politiche 2013 e alle Comunali 2012 si votava anche il lunedì.
Ore 22:45
Le elezioni di rinnovo del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati hanno visto la nostra regione in linea con la media nazionale. Alle 12, ora della prima rilevazione, per il rinnovo del Parlamento ha votato il 19,38 per cento degli aventi diritto, a fronte del 19,43 per cento a livello nazionale.
In provincia di Chieti l’affluenza è stata del 19,49%, in provincia dell’Aquila del 18,58, in provincia di Pescara del 19,86 e in quella di Teramo del 19,52.
Code e disagi ai seggi
Numerosi i messaggi in redazione sulle file “chilometriche” invari seggi della città.
“Esprimo il mio disappunto per la fila chilometrica creata, fin dalle prime ore del mattino, al seggio n. 63 di Paganica. Si calcola che per votare, in qualsiasi ora della giornata, necessitano dai 60 ai 90 minuti. Questa incresciosa situazione si presenta immancabilmente durante l’espressione del voto. Credo che il Comune dell’Aquila sarebbe dovuto intervenire al fine di non scongiurare l’astensionismo durante le previste votazioni”.
Elettori divisi tra uomini e donne.
Le file sono state divise tra uomini e donne a causa del codice identificativo delle tessere elettorali, che sono ordinate in base al genere. Una procedura che ha creato rallentamenti in diversi seggi.