
«Un successo difficile e non scontato, per una campagna elettorale che metteva insieme territori molto diversi. Dovevamo reggere a Teramo e vincere a L’Aquila e nella Marsica. Abbiamo capito durante la campagna elettorale che fosse scomparso il Pd e che la battaglia fosse diventata bipolare. A L’Aquila la vittoria è doppia, non solo qui la percentuale è più alta, ma qui abbiamo incassato il distacco maggiore con il Pd di Cialente.
Il centro destra ha fatto una grande operazione per riannodare i fili del passato, culminata nella chiusura della campagna elettorale con la presenza di Guido Bertolaso, ma soprattutto abbiamo guardato al futuro.
Il risultato del centro destra a L’Aquila è un voto di fiducia all’amministrazione comunale guidata da Pierluigi Biondi».
Sul risultato della Lega anche Quagliariello si è mostrato affatto meravigliato, «era apparso sin da subito chiaro che la Lega e Salvini avrebbero incassato un grande risultato. Tutta la coalizione ha lavorato molto bene in Abruzzo raggiungendo dei risultati maggiori dei dati nazionali. Fi supera il dato nazionale, la Lega è in linea con i risultati delle altre regioni, Fratelli d’Italia ha incassato quasi il doppio del dato nazionale e anche la quarta gamba ha ottenuto una percentuale significativa», trainata da Quagliariello ma, soprattutto dall’ex governatore Chiodi e da Di Dalmazio a Teramo. «Se in tutta Italia il centro destra avesse lavorato così bene, il risultato sarebbe stato ancora più soddisfacente. In questa fase – ha concluso Quagliariello – è molto importante rafforzare i vincoli insieme».