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L’ASM è stata condannata al pagamento in favore di una lavoratrice del risarcimento del danno da demansionamento, liquidato in misura pari a ¼ dell’importo delle retribuzioni mensili, comprensivo di tutte le voci in busta paga al lordo delle ritenute, maturate dal 19 febbraio 2015 fino alla effettiva rassegnazione delle mansioni, oltre alla rivalutazione ed interessi delle singole scadenze.
Ma soprattutto è stata condannata a reintegrare la lavoratrice nelle precedenti mansioni.
Lo rende noto l’Organizzazione Sindacale Uiltrasporti in una comunicazione appellandosi anche al Sindaco del Comune di L’Aquila Pierluigi Biondi.
«Vorremmo sapere quanto è costato l’incarico conferito ad avvocati esterni per seguire il procedimento contro la lavoratrice, vista la presenza di un avvocato del lavoro nell’organigramma aziendale» chiedono dall’O.S. di Uiltrasporti.
La lavoratrice è stata assistita dall’avvocato Iole Maggitti.
