Di Matteo e Gerosolimo escono dalla Giunta

13 marzo 2018 | 19:56
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Di Matteo e Gerosolimo escono dalla Giunta

Due assessori della Giunta d’Abruzzo di centrosinistra, Donato Di Matteo (Regione Facile) e Andrea Gerosolimo (Abruzzo Civico), hanno presentato le dimissioni, chiedendo contestualmente al presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, di azzerare la Giunta e avviare “una fase che possa portarci a comprendere se ha ancora senso andare avanti”.

La decisione è stata presa dopo l’analisi del voto alle elezioni politiche in considerazione della perdita di “fiducia da parte di 180 mila abruzzesi”.

«Certamente abbiamo fallito – si legge in un passaggio della lettera inviata congiuntamente al neo senatore e governatore d’Abruzzo – nell’affrontare temi importanti e strategici per la nostra Regione».

«L’azione intrapresa sulla sanità, sul riequilibrio dei territori, sull’utilizzo dei fondi strutturali, sulla riorganizzazione delle società partecipate e sulle tematiche ambientali, ad esempio, è sicuramente apparsa poco coraggiosa e poco rappresentativa delle istanze e dei sentimenti degli Abruzzesi».

Il segretario regionale Pd Abruzzo Marco Rapino e Camillo D’Alessandro, coordinatore della maggioranza di centrosinistra in consiglio regionale, intervengono circa la richiesta di azzeramento della Giunta.

«La richiesta di azzeramento della giunta è irricevibile, sia sul piano istituzionale che sul piano politico dichiara Rapino -. La discussione interna alla maggioranza è necessaria e nelle prossime ore incontreremo i nostri alleati. Se il passaggio di rimettere il mandato è un passo per discutere il rilancio dell’azione di governo siamo disponibili ad un confronto vero. Il PD ritiene che, prima della politica, prevalga il dovere di governare rispettando il mandato dei nostri elettori».

«Trovo singolare la richiesta di azzeramento della giunta – dichiara D’Alessandro -. Mi chiedo cosa c’entra la giunta e il lavoro che c’è da fare con posizioni che hanno il sapore del mettere le mani avanti, come se il consenso o il dissenso nei confronti dell’esecutivo
regionale non li riguardasse direttamente, non riguardasse due componenti della giunta. Al di là della singolarità, è straordinario il tempismo. Invito i due assessori ad essere all’altezza dei momenti che in politica si vivono, quando si vince, ma soprattutto quando ci sono le difficoltà. Che, in ogni caso, riguardano tutti, compresi loro».