Campo Imperatore, tra collaudi e sogni

14 marzo 2018 | 10:52
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Campo Imperatore, tra collaudi e sogni

Tra collaudi e vecchi sogni resta sospeso il destino di Campo Imperatore e della sua stagione invernale. Otto anni fa Bertolaso voleva candidare l’Abruzzo alle Olimpiadi invernali e immaginava il capoluogo di regione completamente ricostruito.

Ci siamo, il collaudo della nuova seggiovia delle Fontari è vicino. Da domani e nei giorni a seguire i tecnici dell’Ustif saranno impegnati nel controllo dell’impianto di risalita di Campo Imperatore, salvo imprevisti legati al maltempo. Se tutto andrà per il verso giusto sci e tavole ai piedi per tutti gli amanti del Gran Sasso. Il giorno d’apertura sarà comunicato dal Comune e dal Centro Turistico che in questi giorni sta mettendo in regola le assunzioni degli addetti alla stagione invernale.
Le previsioni più ottimistiche fissano l’apertura degli impianti per il weekend di Pasqua. Nello stesso giorno ci sarà un’inaugurazione importante e altrettanto attesa: quella dell’Ostello ristrutturato che dispone di una decina di camere e di un’area ristorazione, sarebbe un servizio assicurato e necessario in alta quota.
Intanto c’è chi pensa in grande e sulla scia della campagna elettorale e delle elezioni appena terminate ricorda una proposta lanciata 8 anni fa: le olimpiadi invernali in Abruzzo. Allora fu l’ex numero uno della Protezione civile, Guido Bertolaso a lanciare la proposta di candidatura (nei giorni ha fatto visita a L’Aquila per ben due volte).

“Conosco ormai bene il territorio aquilano e secondo me un’idea bellissima sarebbe quella di candidare L’Aquila per le Olimpiadi invernali del 2018. In quel momento L’Aquila sarà stata ricostruita. Ci si potrebbe lavorare per attrezzarla affinché diventi una candidatura inimitabile ed eccezionale per un avvenimento così importante. Non vedo assolutamente nessuna difficoltà. Non vorrei essere preso per pazzo ma quando si decise di spostare il G8 dalla Maddalena all’Aquila, qualcuno pensava che lo fossi, mentre invece mi pare che i risultati siano stati sicuramente positivi per l’immagine e l’organizzazione. Qui abbiamo otto anni davanti, si deve ricostruire la città e quindi si può programmare benissimo tutta quella parte relativa agli impianti, accoglienza, logistica, che è necessaria per ospitare un evento di queste dimensioni. Credo che ci sono tutte le risorse e le capacità per fare un grande piano, che possa essere il trampolino di lancio per il futuro dell’Aquila”.

Queste le dichiarazioni di Bertolaso in una intervista rilasciata al Tg5 nel marzo 2010. Qualcuno non le ha dimenticate e ha generato un vivace confronto su Facebook.

“Una gara Internazionale di sci alpino impone delle regole e delle valutazioni ad ampio raggio : le piste, i dislivelli, l’orografia, le omologazioni, la dislocazione sono gli aspetti tecnici più grossolani da affrontare. La location, l’accoglienza per le nazionali, i posti letto, i collegamenti da e per la location, il centro TV e stampa, sono i principali aspetti organizzativi non tecnici. Provate a moltiplicare il tutto, per tutte le discipline degli sport invernali maschile, femminile e diversamente abili. È un sogno affascinante” – il commento di Luigi Faccia, maestro di sci e direttore della Scuola di Assergi L’Aquila.

(foto Skiforum)