Ricostruzione, Lavoratori senza stipendi

«Ad oggi l’USRC non riesce a garantire l’erogazione degli stipendi ai propri dipendenti. Tale condizione di difficoltà si era già manifestata a marzo 2017» dichiara la FP CGIL in una nota.
Continuano i disagi dei lavoratori a tempo determinato assunti dal comune di Fossa e assegnati temporaneamente all’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere.
«Nonostante ripetuti incontri con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con il Ministero degli Interni e con la Struttura Tecnica di Missione, l’ufficio deputato alla ricostruzione post sisma non ha le somme necessarie a salvaguardare il salario di chi ormai opera da anni e con dedizione nella filiera ricostruttiva».
«L’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere, unitamente all’Ufficio Speciale per la Ricostruzione della città dell’Aquila, è stato istituito con la legge 34/12 al fine di coordinare i processi ricostruttivi a seguito del sisma del 2009. La legge ha dotato l’Ufficio di 50 unità di personale, di cui 25 unità tecnicamente assunte a tempo determinato dal Comune di Fossa e destinate al citato Ufficio, e 25 unità assunte a tempo indeterminato nei ruoli del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti».
«Tale difficile condizione rischia di pregiudicare la continuità del lavoro e di conseguenza l’attività di ricostruzione dei comuni devastati dal terribile sisma del 2009. La continuità lavorativa è sostenuta con la continuità dell’erogazione degli stipendi e delle risorse necessarie ad assicurare tranquillità economica ai dipendenti».
«È paradossale che chi garantisce oggi la ricostruzione dei nostri territori rischia di non vedersi pagato il proprio salario e vede con incertezza il proprio futuro lavorativo» proseguono i sindacati.
«Per tale ragione, deve essere impegno di tutti, e in primis della politica e delle istituzioni, ricercare soluzioni immediate per salvaguardare l’erogazione degli stipendi del personale dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere (USRC) e contestualmente effettuare i necessari interventi normativi affinché si possano superare le tante criticità che riguardano il personale addetto alla filiera della ricostruzione, valorizzando professionalità accresciute in questi anni e rendendo le buone pratiche della
ricostruzione del sisma del 2009 patrimonio di competenze da salvaguardare».