Martino, tecnologia e turismo per L’Aquila

Incontro con la stampa, oggi pomeriggio a Palazzo Fibbioni, per Antonio Martino, eletto del centrodestra alla Camera nel maggioritario – che in mattinata era stato ospite del direttore Roberta Galeotti in Pausa Caffé -, il vicesindaco dell’Aquila Guido Liris e Stefano Morelli, coordinatore locale di Forza Italia. Tanti i temi trattati, dal prossimo appuntamento per le elezioni regionali alla rappresentanza delle esigenze del territorio a Roma.
Morelli a Martino: «Una fortuna averti a in Parlamento a rappresentare le esigenze del nostro territorio».
È stato il coordinatore locale di Forza Italia, Stefano Morelli, ad aprire l’incontro di oggi pomeriggio, esprimendo soddisfazione per l’elezione di Antonio Martino alla Camera, «punto di riferimento importante di tutto il territorio aquilano» e precisando sul risultato elettorale: «È Forza Italia il primo partito del centrodestra, sia in Abruzzo che nella città dell’Aquila e in diversi comuni limitrofi». Nell’intervento di Morelli anche l’orizzonte delle regionali: «Da qui a qualche mese, se D’Alfonso ci fa la cortesia di dimettersi, ci attende la sfida delle elezioni regionali, importante anche per l’operatività dell’amministrazione comunale».
Liris: «Ci aspettano battaglie importanti, a cominciare dalla ricostruzione».
Soddisfazione per l’elezione di Martino è giunta anche dal vicesindaco Guido Liris, che lo ha definito «ufficiale di collegamento tra L’Aquila e Roma». «I 10 punti sopra il Movimento 5 Stelle – ha sottolineato Liris – devono dare la consapevolezza del forte sostegno che il territorio ha attribuito ad Antonio, una vittoria che deve pesare nelle stanze di Governo. Abbiamo tante battaglie da portare avanti, a partire dalla ricostruzione». Liris ha anche tenuto a precisare: «Martino è stato il candidato di tutto il centrodestra, la sua presenza in Parlamento è quindi fondamentale per l’attività di mediazione con le altre forze del centrodestra». Quindi l’invito a «prestare tanta attenzione a questa comunità che ha esigenze da portare avanti, sta a noi non deludere le aspettative. Martino è il nostro centravanti e ci aspettiamo tanti gol per L’Aquila».

Martino e le due T per L’Aquila: tecnologia e turismo.
«Il risultato delle politiche – ha sottolineato Antonio Martino nel suo intervento conclusivo – dà un valore aggiunto alla nostra responsabilità di rappresentare un territorio dalle enormi potenzialità. Sarò dove serve, in tutto il territorio». Per quanto riguarda lo sviluppo dell’Aquila, Martino ha dettato la linea delle 2 T, tecnologia e turismo: la tecnologia, legata alle telecomunicazioni e alle potenzialità della fibra e del 5G, e il turismo per il quale «occorre sbloccare gli investimenti, evitando che ci vogliano 100mila autorizzazioni di enti autoreferenziali per poter fare qualcosa. Quello aquilano è un territorio speciale e deve avere regole più snelle, non posso cambiare da solo tutta l’Italia, ma chiederò per questo territorio meno burocrazia e infrastrutture veloci ed efficienti, condizione necessaria ad attrarre investimenti». Per quanto riguarda le restituzione delle tasse dopo il blocco post sisma, Martino ha lanciato l’idea: «Si tratta di un debito di 70milioni, se ne faccia carico la Regione, che ha maggiori capacità di contrattare con l’Europa. Domani in un incontro in Regione farò questa proposta». E sulle elezioni regionali la replica alle ambizioni leghiste: «Se vale la regola delle politiche, per la quale Salvini è chiamato a rappresentare il centrodestra, in Regione Forza Italia è il primo partito del centrodestra, ma il punto non è quale forza debba esprimere il candidato presidente, ma trovare quello migliore. Da questo punto di vista invito tutti a superare i colori della maglia e guardare oltre, magari alla società civile. La mia candidatura ha dimostrato che funziona». Per quanto riguarda il futuro governo nazionale, Martino ha sottolineato: «Un accordo Lega-M5S sarebbe difficile da spiegare ai rispettivi elettori, penso che il centrodestra unito possa attrarre su alcune linee di programma diversi parlamentari del Pd e di altri partiti per lavorare alle riforme più importanti».