ANATRA ZOPPA |
Marsica
/
Politica
/

Avezzano, nuova maggioranza più vicina

20 marzo 2018 | 11:14
Share0
Avezzano, nuova maggioranza più vicina

Tempi stretti per scongiurare il commissariamento di Avezzano, De Angelis è ottimista: “Abbiamo già raccolto diverse disponibilità”.

Ha meno di una settimana di tempo il sindaco di Avezzano Gabriele De Angelis per ricomporre una nuova maggioranza, dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha confermato la cosiddetta anatra zoppa, assegnando all’opposizione più consiglieri di quelli che sostengono il primo cittadino. Dopo un primo momento in cui le forze in campo sembravano ferme sulle proprie posizioni, adesso la situazione sembra essere cambiata e le possibilità di comporre una nuova maggioranza in Consiglio appaiono più concrete.

De Angelis e la nuova maggioranza: «Abbiamo già raccolto diverse disponibilità».

Appare più ottimista il sindaco De Angelis, nonostante i tempi stretti in cui è costretto a operare. La firma delle dimissioni è arrivata nella prima mattinata del 7 marzo, quindi rimangono pochi giorni per trovare una soluzione. «Stiamo procedendo a incontri e confronti con l’Udc, la Lega e alcune forze civiche- spiega il sindaco ai microfoni del Capoluogo.it – e nelle prossime ore vedremo se ci sono le condizioni per ricomporre una nuova maggioranza. Abbiamo già raccolto diverse disponibilità, posso dire di vedere nei consiglieri la voglia di non lasciare la città in mano al commissario ma di amministrarla, anche perché nei prossimi mesi dovremmo affrontare questioni di importanza strategica per Avezzano, come quella del tribunale, della costruzione del nuovo ospedale, del rilancio del nucleo industriale, quindi c’è da parte di tutti la convinzione che la città dev’essere amministrata». Una convinzione che il sindaco non vede solo a livello politico: «Riscontro questo sentimento anche tra i cittadini, che vogliono che l’amministrazione De Angelis prosegua il suo cammino».

Nuova maggioranza, a breve l’incontro con i consiglieri dell’Udc ma restano le tensioni con Di Pangrazio.

Insomma, il primo cittadino di Avezzano appare confortato dall’aria che si respira in città, anche se nelle prossime ore De Angelis è atteso per quello che rappresenta forse l’incontro più delicato: quello con i consiglieri Udc, frenati però da Di Pangrazio: «C’è un solo freno alla ripartenza di Avezzano – scrive infatti De Angelis – ed è lo stesso ostacolo che la città ha travolto nove mesi fa: Gianni Di Pangrazio, l’ex sindaco bocciato dagli elettori. I cittadini hanno scelto me quale loro sindaco. L’Udc è stato il partito più votato e ciononostante Di Pangrazio ha perso malamente. La sua coalizione non esiste più, ne rimane un gruppo di consiglieri, alcuni dei quali in buona fede, ai quali ha fatto firmare un documento di disponibilità al confronto, smentita dagli atteggiamenti aggressivi e indisponenti di Di Pangrazio, preoccupato dalle pentole che l’amministrazione sta scoperchiando, non ultimo il clamoroso buco del Cam. Non c’è alcun clima avvelenato, come lui sostiene. Sinora ho subìto attacchi e ingiurie senza rispondere alle innumerevoli provocazioni. Ora basta. La verità è che Di Pangrazio non vuole che si ricomponga una solida maggioranza di centrodestra e il suo vero obiettivo è far cadere l’amministrazione. Il motivo è semplice: non potrà fare a meno di sostenere il fratello alle prossime regionali, ricandidato per la terza volta col Pd, e un’amministrazione sostenuta da Forza Italia, UdC, Lega e civici, in grado di ben amministrare, gli complicherebbe non poco i piani. Se c’è una persona che ha tradito Avezzano per motivi puramente personali è lui, e credo che questo sia chiaro a tutti, agli elettori che hanno premiato le sue liste ma bocciato clamorosamente lui col voto disgiunto al primo turno e poi nel ballottaggio. Se non fosse per l’alto senso di responsabilità degli esponenti dell’Udc, della Lega e dei civici, la città rischierebbe, già lunedì prossimo, di veder arrivare il commissario prefettizio. L’ho detto e lo ripeto: mai con Di Pangrazio, la cui inaffidabilità è stata confermata in troppe occasioni. C’è chi inquina i pozzi e chi ha realmente a cuore le sorti della città. È a loro, in aula e fuori, che rivolgo un appello a far ripartire davvero la nostra Avezzano».