Navelli contro la fretta di Palazzo Chigi

«Il Governo dimissionario non è un interlocutore politico», l’affondo è del sindaco di Navelli, Paolo Federico, deciso a difendere il territorio dal passaggio del metanodotto.
«La riunione per il coordinamento amministrativo indetta della presidenza del Consiglio per il 4 aprile, in merito alla costruzione del metanodotto, è un atto di forza fatto da un Governo dimissionario e uscito malconcio dalle ultime elezioni. Un Governo che non può e non dove trattare questioni d’indirizzo puramente politico, come il metanodotto».
La convocazione della riunione è stata inoltrata a tutti gli interlocutori istituzionali dei territori interessati dal passaggio del metanodotto e rappresenta la volontà di stringere sui tempi e arrivare alla fase esecutiva.
«Stanno correndo perché vogliono chiudere al più presto la partita e mettere il nostro territorio con le spalle al muro. Simili atteggiamenti – continua Federico -, non sono degni delle istituzioni democratiche e rischiano di far crescere la rabbia nella popolazione che vuole e deve essere ascoltata. Chiediamo ancora una volta che il percorso del metanodotto sia rivisto, che si tenga conto della vocazione del nostro territorio e soprattutto, che si torni a confrontarsi con metodo democratico e trasparente, senza ricorrere a sveltine di fine legislatura».