Cementificio, Cagnano fuori dal coro

29 marzo 2018 | 09:46
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Cementificio, Cagnano fuori dal coro

Bocciata la mozione presentanta dall’opposizione, il sindaco Di Martino: “Lavoriamo per tutelare i cittadini, ma la mozione è stata posta in modo irricevibile e l’opposizione non ha accettato emendamenti”.

Fuori dal coro gli amministratori comunali di Cagnano Amiterno che hanno bocciato il documento relativo all’attività del cementificio, con cui si chiedevano maggiori attività di controlloro e azioni anche di natura giuridica per contrastare eventuali risultanze impattanti per l’ambiente e la salute.

Cementificio, il sindaco De Martino: «Lavoriamo per tutelare i cittadini, ma la mozione è stata posta in modo irricevibile e l’opposizione non ha accettato emendamenti».

Nessuna particolare “difesa d’ufficio” da parte dell’amministrazione comunale di Cagnano che, con il sindaco Iside Di Martino spiega ai microfoni del Capoluogo.it: «Il documento presentato era simile a quelli già approvati in altri Comuni, ma contenevano questioni che avevamo già approfondito; abbiamo chiesto ai capigruppi di minoranza di emendare la proposta e calarla alla nostra condizione attuale. Poiché non hanno accettato, abbiamo dovuto mettere a votazione la stessa, ma a quel punto non potevamo votarla».

Per quanto riguarda i controlli aggiuntivi, il sindaco sottolinea: «La nostra amministrazione per prima si è attivata in questo senso; l’iter autorizzativo e i controlli fanno capo alla Regione Abruzzo, ma abbiamo promosso atti amministrativi, dando all’Università degli Studi dell’Aquila la Commissione di studio e misurazioni aggiuntive in ambito di un protocollo condiviso con la Regione».

Relativamente alle preoccupazioni delle associazioni sul Piano regionale rifiuti impugnato dal Governo, il sindaco sottolinea: «Sono due aspetti differenti, il cementificio non è un inceneritore. In una zona interessata dalla ricostruzione, produce cemento e la proprietà ha assicurato che quello vogliono fare. La questione inceneritori è altra cosa».

La posizione delle altre amministrazioni.

A differenza di Cagnano Amiterno, le altre amministrazioni interessate dalla vicenda, a partire da L’Aquila, hanno approvato le mozioni presentate nei rispettivi Consigli comunali sull’attività del cementificio. In particolare, a L’Aquila si è stabilito di richiedere un Tavolo tecnico presso la Regione Abruzzo, al fine di avviare un piano di sorveglianza epidemiologica e sanitaria, i cui risultati vengano trasmessi semestralmente alla commissione consiliare Politiche sociali, culturali e formative, alle amministrazioni interessate, nonché agli organi competenti. Inoltre si è dato mandato al sindaco Biondi e la Giunta a individuare attività e forme di controllo a tutela della comunità, rispetto a eventuali effetti dannosi sulla salute pubblica e sull’ambiente della cementeria, attraverso un’attività di controllo costante, stabilita da un tavolo tecnico regionale, con tempistiche certe, che coinvolga tutti i sindaci dei Comuni interessati. Il documento impegna inoltre a rappresentare eventualmente, in caso di riscontrate inadempienze, anche attraverso azioni legali, agli organi della cementeria, la necessità di sospendere eventuali attività dannose per la salute pubblica.