Concerto del Venerdì Santo

Alle 16.30 presso la Chiesa di San Giuseppe Artigiano gli allievi del Conservatorio “A. Casella” eseguiranno uno dei componimenti più famosi e conosciuti di tutto il Settecento. L’appuntamento sarà arricchito anche dall’esecuzione dell’ Agnus Dei di Bizet, Pie Jesus – Libera me e Hostias di Fauré – Gratias agimus tibi do Rossini. “Il Conservatorio ha voluto essere presente e partecipe anche in questa occasione solenne per la città dell’Aquila – spiega il Direttore Giandomenico Piermarini – Il Concerto che offriremo ben si inserisce nel cartellone della Settimana Santa poiché attraverso la musica si offre al credente un momento di spiritualità e grazia”.
PROGRAMMA
G.B. Pergolesi Stabat Mater
– Duetto”Stabat Mater dolorosa” – Marina Melaranci, Lisa Brandolini;
– Aria per soprano”Cuius animam gementem” – Cecilia Taliano Grasso;
– Duetto “O quam tristis et afflicta” – Francesca Romana Giubilei, Giorgia Rastelli;
– Aria per contralto”Quae moerebat et dolebat” – Lisa Brandolini;
– Duetto “Quis est homo, qui non fleret” – Cecilia Taliano Grasso, Lisa Brandolini;
– Aria per soprano “Vidit suum dulcem natum” – Francesca Curini;
– Aria per contralto “Eja, Mater, fons amoris” – Serena Vaccari;
– Duetto “Fac, ut ardeat cor meum” – Tutti
– Duetto “Sancta Mater, istud agas”- Francesca Curini, Marina Melaranci;
– Aria per contralto “Fac, ut portem Christi mortem”- Lisa Brandolini;
– Duetto “Inflammatus et accensus””- Serena Vaccari Francesca Curini;
– Duetto “Quando corpus morietur” – Francesca Romana Giubilei, Giorgia Rastelli / Tutti
– Bizet “Agnus Dei” – Daniele Coletta
– Fauré “Pie Jesu” – Marina Melaranci
“Libera me”, “Hostias” – Giulio Coletta
– Rossini “Gratias agimus tibi” dalla Petite Messe Solemnelle
Serena Lattari, Daniele Coletta, Giulio Coletta.
Federico del Principio Organo
Emanuele Crucianelli Violoncello Barocco
NOTA STABAT MATER
Lo “Stabat mater” di Pergolesi (1710 – 1736) è senz’altro uno dei suoi componimenti più famosi, probabilmente il più conosciuto, ma può essere ritenuto una delle opere musicali più rimarchevoli di tutto il Settecento.
La tradizione, alimentata dal primo biografo del musicista, il marchese Tommaso di Villarosa, vuole che sia stata anche l’ultima composizione di Pergolesi, scritta sul letto di morte dal ventiseienne musicista malato e consapevole della fine vicina.
Lo Stabat mater, per due voci soliste e archi, fu evidentemente scritto con palese riferimento allo Stabat mater di Alessandro Scarlatti, anch’esso scritto per officiare alla liturgia della Settimana Santa sebbene un raffronto tra le opere mostra un innovativo approccio di Pergolesi al movimento vocale concertante e il suo sviluppo della “Aria da Chiesa” verso uno stile ispirato alla sensibilità espressiva tipica della scuola napoletana del tempo.
Sebbene sia stato spesso osservato come le innovazioni nella Musica Sacra incontrino maggior difficoltà ad attecchire rispetto a quelle di altri generi, queste trovano invece una unitaria compostezza in questo Stabat Mater di Pergolesi: ciò avviene da un punto di vista stilistico grazie all’approdo ad una prospettiva più squisitamente sentimentale (Teoria degli affetti), incentrata sul pathos del testo sacro e, da un punto di vista tecnico-compositivo, grazie all’alleggerimento degli austeri toni presenti nella precedente versione scarlattiana.
Il lavoro risulta composto in dodici movimenti.
Appuntamento a L’Aquila il 30 marzo 2018, ore 16.30 Chiesa di San Giuseppe Artigiano.