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Licenziamenti tra accuse sindacato e replica CTA

12 aprile 2018 | 09:53
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Licenziamenti tra accuse sindacato e replica CTA

Rispedite al mittente le accuse della Filt-Cgil relative ai licenziamenti dei propri iscritti. CTA: sprovvisti di commesse, questa la motivazione dei licenziamenti.

La denuncia era stata mossa nei confronti della CTA da Domenico Fontana, segretario provinciale Filt-Cgil.

«Ancora una volta, ed oramai è la quarta in poco più di tre anni, il CTA (Consorzio Trasportatori ed Autonoleggiatori dell’Aquila) recapita ai suoi quattro dipendenti diretti una lettera di licenziamento, celata dietro motivazioni economiche ma che, in realtà, risponde a logiche diverse, discriminatorie a dir poco. Mentre da pochi mesi è stato rinnovato a condizioni migliorative per il Consorzio, l’affidamento dei servizi a carattere marginale di AMA S.p.A., ed in attesa di affidare allo stesso Consorzio ulteriori servizi Pubblici, (Servizio Scuolabus), quattro dipendenti vengono espulsi dall’azienda, per la sola colpa ad avviso della scrivente, di aderire alla nostra organizzazione sindacale e per richiedere il rispetto dei dettami contrattuali e degli accordi sottoscritti tra le parti».

Il ruolo dell’AMA secondo Fontana

«Nel frattempo la Municipalizzata AMA che affida i servizi, e sui quali la Direzione di Esercizio sembra voglia tollerare palesi violazioni dei contenuti del dettato previsto dal capitolato di appalto, quali il rispetto del Contratto Nazionale di Lavoro, la rispondenza dei mezzi impiegati alle prescrizioni previste nel capitolato stesso, l’immissione di nuova manodopera impegnata sempre nei servizi affidati e che determina una forma celata di sostituzione della stessa. L’AMA, peraltro, è la medesima Municipalizzata che nel 2014 insieme all’Amministrazione comunale, in un apposito accordo siglato in Direzione Territoriale del Lavoro, aveva garantito la stabilità dei livelli occupazionali degli addetti al servizio. Situazioni denunciate – sottolinea Fontana – per tempo dalla scrivente organizzazione Sindacale, sia all’Ispettorato Territoriale del Lavoro, al Sindaco dell’Aquila, all’AMA e, da ultimo, all’Assessore ai Trasporti. Riscontri nessuno, mentre chi è beneficiario di affidamento di pubblici servizi, indisturbato e forse anche ricompensato da nuovi affidamenti fa sfregio di tutto ciò».

L’appello al Sindaco: «Chi ha il dovere di vigilare sull’impiego di risorse pubbliche deve intervenire e farlo con urgenza».

«La situazione non può più essere tollerata. Chi ha il dovere di vigilare sull’impiego di risorse pubbliche deve intervenire e farlo con urgenza, la Città reclama giustamente attenzioni sui fattori occupazionali, le autorità pubbliche sono spesso impegnate nella difesa di posizioni lavorative messe in discussione da operatori privati, a maggior ragione è necessario intervenire a difesa di ciò che producono dal punto di vista occupazionale, sia in termini numerici che di qualità del lavoro, i soldi pubblici affidati ad operatori privati. Intanto – conclude il sindacalista- abbiamo chiesto un incontro al Sindaco ed auspichiamo di essere convocati con la massima urgenza».

«La decisione di posticipare i licenziamenti ad oggi, nonostante la già difficoltosa situazione economica, si è verificata proprio per tutelare i lavoratori fino a che era possibile.  In accordo con la Segretaria Regionale Filt-CGil Rita D’Innocenzo si è voluto dare seguito ad un estremo, quanto vano, tentativo di mantenere l’assetto occupazionale.»

 «Ad oggi, visto il perdurare delle difficoltà economiche e a seguito di ingenti investimenti per impegni di gare e per adeguare il parco macchine per la sicurezza degli utenti, ci si vede costretti, nostro malgrado, a licenziare quattro autisti.»

Si smentiscono nettamente le affermazioni del Segretario Provinciale Filt-CGil Domenico Fontana il quale sostiene che i licenziamenti facciano seguito all’iscrizione degli autisti al sindacato stesso, se così fosse la stessa situazione si sarebbe verificata per molti autisti facenti capo ai singoli soci, iscritti al sindacato.

«A seguito di tali affermazioni lesive del Cta, che gettano fango su un’azienda che ha sempre avuto come primo obiettivo la tutela e il rispetto della persona e quindi dei lavoratori, si replica ipotizzando un astio di natura personale ingiustificato. »

«Si conclude precisando che Cta ha vinto la gara in nome e per conto dei singoli soci che lo compongono in percentuali uguali e lo stesso Cta rimane nello specifico sprovvisto di commesse proprie.

Questa è la motivazione dei licenziamenti. »