Asm, tutto pronto per la piattaforma ecologica






Si tratta della piattaforma ecologica di tipo A e servirà alla selezione dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata. Progettata addirittura nel (lontano) 2006, la vedremo in funzione tra due mesi nella sede dell’Azienda municipalizzata di Bazzano.
Si tratta della piattaforma ecologica di tipo A e servirà alla selezione dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata. Progettata addirittura nel (lontano) 2006, la vedremo in funzione tra due mesi nella sede dell’Azienda municipalizzata di Bazzano.
Tre operatori verranno inglobati nell’organico della municipalizzata e si occuperanno in prima linea del funzionamento dell’impianto che servirà tutti i comuni del comprensorio aquilano che si stende su 438 km quadrati di superficie. Tra le buone notizie della municipalizzata “il terzo bilancio consecutivo chiuso in positivo”, afferma l’amministratore unico Rosettini.
Come funziona la piattaforma
L’intervento è stato finanziato per un milione e 370mila euro con fondi regionali, altri 600mila euro provengono dalle casse del Comune dell’Aquila.
In attesa dell’ultimo Sal da parte della Regione e del collaudo finale Rosettini e Ianni, rispettivamente amministratore unico della municipalizzata e referente tecnico dell’azienda, affermano al Capoluogo che la piattaforma sarà in funzione dal mese di giugno.
“La buona riuscita del trattamento dei rifiuti è legata soprattutto alla selezione che viene operata all’origine, migliorando notevolmente la percentuale di recupero”- spiega nei dettagli Fabio Ianni.

La selezione, sia manuale che meccanica, avviene all’interno di questo grande apparato fatto di scale, passaggi e sezioni dove saranno sia le macchine a lavorare ma anche gli operatori per garantire una precisa selezione dei rifiuti e intervento immediato in caso di emergenza.

La macchina viene settata per tipologia di materia: carta, plastica o indifferenziata, e assicura l’eliminazione totale delle impurità.
Nel primo step la busta dei rifiuti viene gettata con un ragno dentro un imbuto che apre e spalma il contenuto sul nastro trasportatore. Da qui parte il viaggio dei rifiuti: due nastri con due velocità differenti cominciano la selezione anche attraverso una calamita molto forte che attrae i metalli e fa da separatore con l’alluminio che seguirà un percorso differente. Il nastro continua a scorrere e a dividere i rifiuti tra separatori e presse.

L’Asm a lavoro su più fronti
“Differenziata, ricostruzione e sviluppo del centro storico. L’Aquila non è ancora ricostruita completamente quindi siamo impegnati anche su questo aspetto molto complesso. Spesso troviamo gli scarti delle imprese dietro i cassonnetti o addirittura all’interno. Le macerie all’interno delle big bag distruggono una settimana di differenziata. E’ un fenomeno che non va preso sotto gamba così come quello del progetto case. Qui, nelle new town, gli inquilini sono poco propensi a differenziare i rifiuti azzerando quasi quanto buono fatto dalle famiglie che vivono nelle abitazioni normali”.

La storia della piattaforma e gli esposti
Fu l’allora amministratore unico Pierluigi Tancredi ad acquistare il capannone per la piattaforma, poi qualche anno dopo, nel 2014, ricorderete Mario Mazzocca, Rinaldo Tordera e Massimo Cialente tagliare il nastro per inaugurare l’impianto. L’ottimismo di Tordera fu tale da affermare che i lavori sarebbero terminati entro il primo trimestre 2015.
Ma non è andata così.
Una serie di lungaggini burocratiche, alternate a esposti, che legavano i lavori dell’impianto a una ditta implicata con Mafia Capitale (vicenda ormai archiviata) e pure una guerra, spesso anche interna all’Asm, hanno fatto slittare di anni l’apertura della piattaforma.
